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A Bari c’è un ristorante e cocktail bar che fa cucina fusion pugliese-coreana

Hannetta Lee è una bartender coreana che durante un viaggio si è fermata in Puglia e non se n’è più andata. E si, fa anche la focaccia barese col kimchi e l’assassina alla coreana...

Puglia e Corea non sono mai state così vicine come quando ci si siede alla tavola di U’kor, il ristorante e cocktail bar coreano aperto da Hannetta Lee nel 2022. Qui Corea e Puglia diventano una cosa sola e il nome che non poteva essere più azzeccato; infatti, “u cor” in dialetto pugliese significa “il cuore”, e “kor” indica anche la corea. “Vuol dire che la nostra cucina coreana è fatta col cuore”, ci anticipa la fondatrice.

La storia di Hannetta Lee dalla Corea a Bari

Haneul Lee, conosciuta come Hannetta, è arrivata in Puglia 8 anni fa durante un viaggio di piacere, che si è trasformato in una scelta di vita. “Stavo girando l’Italia, in particolare il meridione, e mi sono innamorata di Bari. Così sono rimasta qui a lavorare come bartender”, spiega a CiboToday. Infatti, prima di trasferirsi lavorava in una catena di caffetterie in Corea, occupandosi di formazione. “Volevo iscrivermi alla BarProject Academy per imparare a fare i cocktail e ho conosciuto il fondatore Claudio Lepore che dopo un periodo di formazione mi ha assunto come trainer”.

Hannetta ha quindi lavorato nel mondo della bar industry di Bari per qualche anno, diventando una delle bartender più famose in città. Ha persino rappresentato la regione al concorso internazionale Diageo Reserve World Class, portanto un cocktail con le cime di rapa tra gli ingredienti. E ha lavorato da Hagakure, uno dei più importanti ristoranti di sushi del capoluogo. Poi nel 2020, nel periodo del lockdown inizia a pensare a un nuovo progetto, con l’obiettivo di portare per la prima volta a Bari la cucina coreana facendola conoscere agli italiani.

Il ristorante e cocktail bar U’kor: il progetto e l’idea

L’idea iniziale era quella di aprire una dark kitchen dove acquistare delle box di piatti coreani da finire di cucinare a casa seguendo le videoricette di Hannetta. Poi le attività ristorative hanno potuto riaprire e l’idea si è trasformata in un locale vero e proprio, frutto della collaborazione con Diego Biancofiore, già proprietario dell’omonimo ristorante e dell’enoteca Mostofiore. Nel 2022 apre U’kor in via Roberto da Bari 130. “In Puglia non c’era un ristorante coreano poiché pochissimi coreani vivono qui. Io volevo creare un posto dove puoi vivere un’esperienza enogastronomica completa ma con i sapori coreani, Volevo presentare la mia cultura che negli ultimi anni si sta diffondendo anche in Occidente, soprattutto grazie all’industria musicale del K-pop e ai film coreani”.

Cosa si mangia da U’kor: una cucina fusion coreano-pugliese

“Mi piace molto la mcucina barese quindi volevo unire le due culture: i piatti che mi piacciono di Bari insieme ai sapori coreani, ma sempre utilizzando ingredienti locali e di stagione”.  D’altronde Hannetta è maga delle contaminazioni, perché le vive direttamente sulla sua pelle, e la cucina di U’kor non poteva che fondarsi su questa filosofia. Nel menu ci sono due categorie: K-ucina DOC e Seul in provincia di Bari. Nella prima rientrano le pietanze tradizionali senza contaminazioni (9-16€), tra cui i mandu, ovvero i ravioli al vapore con diversi ripieni, le classiche bibimbap (ciotole di riso al vapore con diversi topping), noodle, i kimbap, i roll di riso molto simile al sushi giapponese e il bulgogi, il manzo marinato alla brace.Nella seconda invece, ci sono i piatti baresi più famosi reinterpretati in chiave coreana (11-17€).

“Ogni stagione cambiamo il menu e ci divertiamo a fare piatti baresi con i sapori coreani: infatti in Corea sono le salse a decidere il gusto dei cibi. Ne abbiamo essenzialmente tre e usando queste come base e modificandole a seconda dell’ingrediente posso realizzare un piatto fusion dal gusto coreano”. Adesso uno dei piatti più richiesti è l’assassina coreana: “in Corea esiste un piatto a base di noodles saltati in padella croccanti e piccanti, molto simile all’assassina”. E poi ci sono le bombette, i noodle in brodo con il polpo e i taralli coreani, mentre in primavera arriverà il riso patate e cozze. Per lei la cucina barese e quella coreana sono in qualche modo simili: “ci sono molti piatti che vengono cotti lentamente, che hanno bisogno di tanto tempo e tanto amore”. In entrambi i casi però, al centro del piatto ci sono le materie prime locali e rigorosamente stagionali, come cime di rapa e verza che arrivano da un piccolo agriturismo biologico di Cassano. Infine, i dolci (2-6€) tra cui il tiramisù alla coreana con i fagioli azuki, e il caffè di qualità della torrefazione Pierre Cafè

La carta dei cocktail e il pairing studiato da Hannetta

“Essendo una bartender, sono appassionata di food pairing e mi interessava abbinare il cibo coreano ai cocktail, perché con il vino è molto difficile in quanto si tratta di sapori speziati e piccanti. Con i cocktail invece, posso mettere tanta fantasia, utilizzare anche ingredienti coreani e creare abbinamenti giusti che ti regalano un’esperienza diversa”. La drink list quindi è in perfetto korean style con circa 10 cocktail (5-12€), tra cui il Seul Mule con soju (distillato di riso coreano), tè verde, miele di prugna, limone, cetriolo e zenzero, e il Coreano con bitter, vermouth bianco e makkuli, una bevanda fermentata di riso coreana. A questi si aggiungono alcune bevande coreane, tè, birre e kombucha. Per chi vuole qualcosa da stuzzicare insieme alla bevuta c’è l’Aperitivo Korean Style (10€) composto da tre tipi di mandu (ravioli) al vapore e la mitica Focaccia barese al kimchi






U'kor

Via Roberto da Bari, 130 Bari

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