Attualità

Il 2019 barese: il racconto di un anno in dieci notizie

La nave turca arenatasi a Pane e Pomodoro, ma anche le sparatorie, la guerra tra i clan e la presenza della Mafia nigeriana. La grande riapertura del teatro Piccinni e la riconferma del sindaco Antonio Decaro. Tanti i fatti più importanti del 2019 che si appresta a terminare

La nave turca arenatasi a Pane e Pomodoro, ma anche le sparatorie, la guerra tra i clan e la presenza sempre più importante della Mafia nigeriana. La grande riapertura del teatro Piccinni e la riconferma quasi plebiscitaria del sindaco Antonio Decaro. Nel mezzo la promozione dei biancorossi in Serie C e il caso 'orecchiette' finito addirittura sul New York Times. Difficile riassumere in 10 fatti un anno ricco di eventi, positivi e negativi per Bari. Mese dopo mese, è stato un 2019 decisamente vario dalla politica all'economia, dallo sport fino alla cronaca. Per voi una carrellata con gli avvenimenti più salienti, scelti dalla redazione di BariToday.

La nave turca Efe Murat s'incaglia a Pane e Pomodoro

Era una notte di burrasca e forte vento, il 23 febbraio, quando il mercantile turco Efe Murat si arenò sulla spiaggia di Pane e Pomodoro. Per alcune settimane la nave diventò una vera e propria attrazione turistica con centinaia di baresi che si recavano sul lungomare per scattare selfie e foto. Le operazioni di disincaglio condotte con successo e coordinate dalla Guardia Costiera, hanno consentito, in poche settimane, di scongiurare un potenziale danno ambientale devastante per la città, evitando che il relitto rimanesse sulla spiaggia più frequentata del capoluogo pugliese.

Il trionfo di Decaro: il bis in Comune

La politica cittadina ha avuto il suo momento clou il 26 maggio con l'Election day per le Europee e, soprattutto, per le Comunali dove ha trionfato il sindaco uscente Antonio Decaro. Per lui un vero e proprio trionfo, con oltre il 66% dei voti e un Consiglio comunale formato da due terzi dei 36 consiglieri eletti con la Maggioranza di centrosinistra. Una vera e propria debacle per il centrodestra che ha puntato su Pasquale Di Rella, e per gli candidati in lizza. Un mandato molto forte per Decaro, ma anche una grande responsabilità per guidare Bari fino al 2024 e proseguire le politiche del primo mandato. A gestire questo compito, anche una Giunta-bis con pochi innesti nuovi, che attende ancora l'assessore all'Urbanistica, la cui delega è al momento nelle mani di Decaro.

La rinascita del Bari calcio e la promozione in Serie C

Dopo la grande delusione del 2018, con la caduta del Bari calcio in Serie D e la rinascita grazie alla famiglia De Laurentiis, il 2019 ha visto la prima gioia biancorossa del nuovo corso. Il successo nel Girone I della quarta serie nazionale ha visto i ragazzi allenati da Cornacchini ritornare tra i professionisti, grazie al successo sul campo del Troina, il 18 aprile scorso. Adesso, in Serie C, il Bari è secondo, con un nuovo allenatore, Vincenzo Vivarini, subentrato a Cornacchini dopo un avvio deludente. I tifosi per il 2020 sognano un'altra promozione, per ritornare in B dopo due anni.

La bonifica Fibronit praticamente conclusa: ora il parco

Il 2019 sarà ricordato come l'anno in cui, di fatto, è stata conclusa la bonifica della Fibronit, la vecchia fabbrica d'amianto del quartiere Japigia dove, per tanto tempo, si è morti di tumore a causa dell'esposizione alle fibre del materiale nocivo per la salute. I lavori, eseguiti dalla ditta Teorema, hanno portato allo sgretolamento, uno per uno, dei capannoni. Il materiale di risulta è stato mischiato al calcestruzzo e tutto intombato sotto terra. Al posto della fabbrica ci sarà un grande parco per restituire aria pulita, verde e spazi per il tempo libero. La sfida, adesso, è completare l'iter burocratico per avviare quanto prima i lavori.

Si torna a sparare in città: l'omicidio Ranieri a San Pio

Dopo circa un anno si è rotnato a sparare e uccidere in città: l'11 settembre a San Pio è stato freddato a colpi di pistola Michele Ranieri, 39enne pregiudicato cognato di Vincenzo Strisciuglio. Un delitto maturato, secondo gli inquirenti, a causa di dissapori tra le fazioni di Carbonara e San Pio del clan Strisciuglio. Poche settimane dopo la sparatoria, i due arresti della Squadra Mobile ai danni dei presunti responsabili  di un agguato mortale che fece temere una recrudescenza degli scontri malavitosi in città, fortunatamente non verificatasi anche grazie all'attenzione massima delle Forze dell'Ordine.

Il teatro Piccinni riapre le porte alla città

Il 5 dicembre è stata una giornata speciale per la città di Bari che ha potuto riabbracciare il suo teatro Piccinni. Una grande festa d'inaugurazione, durata un giorno, tra spettacoli, musica, rappresentazioni e balletto. L'attesa durava dal 2010, quando il teatro, inaugurato nel 1854, è stato chiuso per un lungo restauro durato ben nove anni. Il risultato finale ha riconsegnato alla città una struttura completamente rinnovata e funzionale. Adesso si attende di capire come sarà gestita, presumibilmente con una partnership pubblico-privata. Intanto, i baresi possono tornare a varcare i cancelli del teatro più antico della città.

Scacco al clan Parisi. La geografia della mala in città

Tante le operazioni delle Forze dell'Ordine ai danni dei clan baresi, in particolare nella seconda parte dell'anno: una su tutte quella condotta contro il clan parisi-Palermiti-Milella, organizzazione attiva in città e colpita da 12 arresti e numerosi sequestri. Il ruolo sempre più attivo della frangia guidata da Domenico Milella avrebbe favorito i traffici di droga (cocaina in particolare) e l'approvigionamento di armi per il gruppo. Il blitz ha confermato che la malavita barese, nonostante arresti e ordinanze, non accenna a limitare il proprio raggio d'azione. 

La Mafia Nigeriana sempre più potente anche a Bari

Se i clan baresi continuano, nonostante tutto, a tentare di riprendersi affari e controllo del territorio, la Mafia Nigeriana acquista posizioni nelle gerarchie criminali cittadine: ne è la prova il maxiblitz con 32 arresti a inizio dicembre, che ha portato allo smantellamento di una potente organizzazione capace di controllare lo sfruttamento della prostituzione ma anche affari legati all'accatonaggio, all'immigrazione clandestina e alla tratta di esseri umani. A rendere ancor più indecifrabile l'organizzazione, anche un vocabolario composto da 400 parole, con cui gli affiliati comunicavano in maniera criptica ed ermetica.

La profonda crisi della Banca Popolare di Bari: commissariamento e decreto del Governo

Un'operazione forse da 1 miliardo di euro potrebbe salvare il principale istituto di credito cittadino e del Sud, la Banca Popolare di Bari: è stato un dicembre drammatico per la BpB, culminato, nella giornata del 13, con il commissariamento della stessa Banca. Due giorni dopo, domenica 15, il Governo ha varato un decreto a sostegno del risanamento dell'istituto. Una crisi senza precedenti per il sistema creditizio barese, che mette a rischio risparmi di una vita e posti di lavoro. Diverse le inchieste aperte dalla Magistratura sull'operato della vecchia gestione. I prossimi mesi saranno decisivi per salvare la Banca e rilanciarla, evitando che la Puglia e il Mezzogiorno perdano un importante punto di riferimento economico e finanziario.

Il 'caso' orecchiette da Bari vecchia al New York Times

A fine novembre Bari guadagna addirittura la prima pagina del New York Times con il caso delle orecchiette senza tracciabilità scoperte in un ristorante cittadino e successivamente distrutte. Un episodio riguardante l'identità storica e gastronomica della città di Bari. Le 'signore' che producono le pasta fresca nel Borgo Antico sono ormai un'attrazione internazionale. Facile prevedere vi fosse un intenso dibattito a livello locale, tra chi difende quella tradizione come simbolo della città, auspicando che l'attività delle pastaie di Bari vecchia resti così com'è, e chi invece sostiene la necessità di tentare una 'messa in regola' delle loro attività, magari attraverso la costituzione di una cooperativa. Un'attività che - rimarcano in molti - non garantisce che piccoli guadagni, ma che di certo fa parte dell'identità della stessa città.
 


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