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Didattica a distanza fino a primavera? I sindacati pronti a scendere in piazza: "Siamo contrari"

La nota firmata da 5 sigle: "Ribadiamo la nostra determinazione a riproporre lo stato di agitazione qualora regione intendesse proseguire su una strada che non consenta l'applicazione uniforme del Dpcm anche nella nostra regione"

I sindacati sono pronti a scendere in piazza dopo le dichiarazioni dell'assessore regionale alla Salute, Pier Luigi Lopalco, su un'ipotesi di estendere fino "all'inizio della primavera" della didattica digitale a distanza, qualche ora prima che il Tar sospendesse l'ordinanza del governatore Michele Emiliano firmata sabato scorso e che fissava la ddi fino al 5 marzo.

"Abbiamo appreso che - spiegano in una nota Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilds Unams -  l'assessore Lopalco ha proposto che per la Puglia sia garantita la prosecuzione della didattica digitale fino a alla primavera perchè i dati dicono che tra i bambini si sta diffondendo il contagio in modo proporzionalmente superiore alle altre fasce d'età". I sindacati esprimo "contrarietà a soluzioni e interventi ulteriori sulla didattica in chiave esclusivamente regionale e ribadiamo la nostra determinazione a riproporre lo stato di agitazione qualora regione intendesse proseguire su una strada che non consenta l'applicazione uniforme del Dpcm anche nella nostra regione".


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