Cronaca

Il 2016 barese: le principali notizie dell'anno che se ne va

Che anno è stato il 2016 per Bari? Quali le notizie che lo hanno maggiormente segnato? Ripercorriamo insieme questi dodici mesi

La cronaca in primo piano, con la terribile tragedia ferroviaria del 12 luglio. Ma anche fatti e vicende della città, che hanno coinvolto i baresi in dibattiti e confronti, animati anche attraverso i social: dalla 'rivolta' delle fornacelle al restyling via Sparano, all'inaugurazione del nuovo ponte. E poi ancora la lotta alla criminalità, le giovani vite spezzate dagli incidenti stradali, e anche qualche buona notizia, come il lieto fine della vicenda OM. Che anno è stato il 2016 per Bari? Quali le notizie che lo hanno maggiormente segnato? Ripercorriamo insieme questi dodici mesi.

La chiusura di un'importante inchiesta della Dda sul clan Strisciuglio, con 50 indagati per estorsioni, traffico di droga e armi, è una delle notizie che dominano l'inizio del 2016. Ma, sempre sul piano della criminalità locale e della lotta ai clan, ce n'è anche un'altra che provoca clamore e divide i baresi. E' la scarcerazione di Savino Parisi: assolto in Appello in un processo per estorsione, il boss di Japigia fa ritorno a Bari. Sui social scoppia il dibattito, i cittadini si dividono e si scontrano, e spuntano i commenti choc di chi rende 'onore' al boss.

Se c'è una parte oscura della città che sembra 'fiancheggiare' la criminalità, dall'altra c'è chi si ribella e dice no ai clan. E' quanto accade a febbraio a Carrassi, dove la denuncia di un gruppo di commercianti, sostenuti dall'associazione Antiracket, dà un contributo decisivo all'arresto di cinque presunti componenti del clan Diomede. Le indagini della Squadra Mobile mettono in luce un sistema consolidato di estorsioni, fatto di richieste di denaro, forniture imposte ai negozianti, e spese gratis pretese dai componenti del clan.

Ma il blitz contro il clan Diomede non è l'unico messo a segno da forze dell'ordine e magistratura nel 2016. A marzo scatta l'operazione contro il clan Parisi. Vengono arrestate oltre venti persone, tra cui lo stesso boss Savinuccio (in realtà già tornato in carcere qualche giorno prima, in esecuzione di un'altra condanna). L'inchiesta ricostruisce i molteplici interessi dal clan, dalle estorsioni alle infiltrazioni nei cantieri edili, fino alla 'gestione' dell'assegnazione delle case popolari.

Sul piano delle vicende legate alla città, la primavera del 2016 è legata all'avvio del dibattito sul restyling di via Sparano. Il progetto, presentato dalla giunta Decaro - e finalmente sbloccato dopo anni di attesa - innesca un'accesa discussione, con i baresi divisi tra chi sostiene la riqualificazione e chi la boccia, dando vita ad un vero e proprio 'fronte del no', contrario al restyling. Una polemica, quella su via Sparano, che ha accompagnato tutto il 2016 e che promette di riaccendersi ancora, quando a inizio 2017, come previsto, partiranno effettivamente i lavori.

Maggio è per Bari un mese di festa, il mese dedicato a San Nicola. Ma i festeggiamenti in onore del Santo Patrono, per la prima volta, vengono segnati da disordini e violenze. Ad alzare la tensione è la guerra ai venditori abusivi dichiarata dall'amministrazione Decaro. Una tensione che esplode la sera del 9 maggio, ultimo giorno della festa. Su un lungomare gremito di gente per i fuochi pirotecnici, si verificano degli scontri tra forze dell'ordine e 'fornacelle': scoppia il panico tra la folla, alcuni agenti lievemente restano feriti. Sugli scontri, la polizia avvia un'indagine. Il sindaco Decaro riceve pesanti minacce.

Tre terribili incidenti nel giro di pochi giorni, giovani vite spezzate sulle strade di Bari e provincia. Giugno è un mese nero. Ad Altamura, cinque amici trovano la morte in un terribile schianto sulla via Appia. A Bari, una ragazza di 19 anni, Giada Quintavalle, perde la vita in uno scontro in moto sul lungomare. Nello stesso giorno, un 21enne, Carmine Sibilano, muore nell'impatto tra due auto in via Amendola.

Ma la cronaca del 2016 riserva una pagina ancora più triste, forse la più terribile che la nostra regione ricordi. Una data indelebile, come il dolore che colpisce la Puglia e l'Italia intera: 12 luglio. In quel terribile giorno, due treni si scontrano sulla tratta a binario unico della linea Ferrotramviaria Andria-Corato. Una tragedia costata la vita a 23 persone. E mentre la Procura di Trani avvia un'articolata inchiesta sul disastro, la Puglia e l'Italia si stringono nel dolore: ai funerali partecipa anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Tra le notizie della cronaca agostana, emerge il caso di Valenzano. La denuncia parte dall'onorevole Pd Dario Ginefra: una delle mongolfiere lanciate in occasione della festa patronale, reca il nome di una famiglia malavitosa locale. La presunta 'sponsorizzazione' innesca un acceso dibattito, con le condanne della diocesi e di diversi esponenti politici (tra Emiliano e Decaro), e il sindaco della cittadina che invece contrattacca e pretende delle scuse: "Non siamo un paese mafioso".

Settembre per Bari non è soltanto, come consuetudine, il mese della Fiera del Levante. Nel 2016 è anche il mese del 'nuovo ponte'. Ad inaugurare l'opera che collega via Tatarella al quartiere Libertà è proprio, in occasione dell'apertura della campionaria, il premier Renzi. Altro tema molto dibattuto, quello del nuovo ponte per i baresi, tra chi lo esalta e chi lo bolla come uno spreco. E i cittadini sono anche chiamati a sceglierne il nome, attraverso un sondaggio che si è concluso proprio a fine anno, con un verdetto: il nuove ponte si chiamerà 'Adriatico'.

A segnare gli ultimi mesi del 2016 è ancora la cronaca. Nel mese di ottobre, si registrano due sparatorie a distanza di pochi giorni, nel quartiere Libertà. Episodi che non risultano, almeno allo stato delle indagini, collegati tra loro, ma anche riportano l'attenzione su uno dei quartieri tradizionalmente più 'caldi' della città dal punto di vista della criminalità. A metà mese, un 31enne viene ferito a colpi di pistola nei pressi di un centro scommesse. La sera di Halloween, invece, ad essere colpito è Gino Luisi, considerato vicino ai Mercante e già sfuggito ad un agguato qualche mese prima. Luisi muore dopo qualche giorno in ospedale. Secondo gli inquirenti, il suo omicidio sarebbe riconducibile a frizioni interne al clan Strisciuglio.

Rosa Maria Radicci, 71 anni, viene trovata una domenica pomeriggio di novembre nella sua villetta di Palese, con la testa chiusa in una busta e le mani insanguinate. Il suo omicidio scuote la città. La pista della rapina finita in tragedia, dopo le iniziali indagini, viene esclusa. In breve tempo la polizia riesce a fare, almeno in parte, chiarezza sul caso. Per il delitto viene fermato un uomo, ex dipendente del figlio della vittima, che avrebbe agito per una 'vendetta trasversale'. Ma le indagini sul caso vanno avanti, perchè l'assassino - che nel frattempo respinge le accuse - potrebbe non aver agito da solo.

Le mani del clan Di Cosola sul voto delle Regionali 2015. Desta scalpore, a metà dicembre, l'operazione dei carabinieri che porta in carcere 22 persone, tra presunti affiliati al clan e il collaboratore di un politico, che avrebbe stretto un accordo con il gruppo per portare voti al candidato: 50 euro - secondo le indagini - per ogni preferenza procacciata dal clan.

Ma tra tanta cronaca e pagine tristi, il 2016 porta anche una buona notizia, la positiva risoluzione di una vicenda andata avanti per anni, quella dell'ex OM Carrelli di Modugno. Dopo anni di attese e di lotte, prima di Natale i lavoratori hanno potuto finalmente firmare i nuovi contratti: saranno riassunti nella fabbrica, che verrà riconvertita per produrre auto elettriche.