Cronaca

"Fateli scendere": al Fortino il flash mob per i migranti bloccati sulla Sea Watch

La manifestazione, organizzata da Cgil, Cisl e Uil, ha visto la partecipazione di autorità, associazioni e privati cittadini. La richiesta è di far sbarcare i 47 migranti dalla nave che li ha recuperati in mare

Foto copertina e nell'articolo: Fb Cgil Bari

"Fateli scendere". Lo slogan si ripete uguale su striscioni, cartelli e persino su maxi lettere di carta, ognuna sorretta da una parte dei partecipanti al flash mob di solidarietà per i migranti della Sea Watch 3. Come già avvenuto in altre città italiane, anche Bari si mobilita a favore delle 47 persone a cui viene impedito di sbarcare dalla nave al largo del Mar Mediterraneo.

E lo fa con un flash mob, tenutosi a partire dalle 17 nello spiazzale esterno del Fortino, sulla Muraglia di Bari. Tante le adesioni alla chiamata dei sindacati Cgil, Cisl e Uil - organizzatori dell'evento - con i sindaci dei comuni della Città metropolitana di Bari e altre autorità, componenti di associazioni impegnate nel sociale, studentesche e privati cittadini che hanno voluto dare il loro sostegno alla causa. Durante il flash mob c'è stato prima un minuto di silenzio, con i presenti in cerchio mano nella mano, mentre le bandiere dell'Italia venivano fatte sventolare sul mare. Cerimonia terminata con un lungo applauso, "un grido silenzioso di umanità - spiega la Cgil Bari su Facebook - rotto dalle note del silenzio suonato a ricordare la strage dei morti nel Mediterraneo". Un incontro che - come hanno ricordato i sindacati nella nota di presentazione - vuole essere un proseguio della manifestazione sul tema che si tiene in giornata a Siracusa, aperta dal discorso del neo segretario generale della Cgil Maurizio Landini. E non è un caso, infatti, che Landini nel suo primo giorno da segretario, abbia voluto visitare il Cara di Palese, centro di accoglienza per migranti al centro di tante polemiche.

"Diventa difficile sopportare che l'incapacità delle istituzioni e dei Governi europei di trovare un accordo sulla gestione dei flussi migratori, - ha detto Giuseppe Boccuzzi, segretario Cisl Bari - possa essere scaricata sulla disperazione di cittadini che vengono da altri Paesi, lasciandoli in balia delle onde e di un destino che diventa sempre più crudele se non gli si dà una prospettiva di accoglienza umana e dignitosa".Intanto dopo il vertice di Nicosia, a cui ha partecipato anche il premier Conte, arrivano buone notizie: Malta, Romania, Portogallo, Francia, Germania, Lussemburgo - i sette Stati che hanno partecipato al summit internazione - hanno dato disponibilità ad accogliere i 47 migranti salvati al largo della Libia il 19 gennaio scorso.


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