Cronaca

"Nessuna epidemia di Seu in Puglia", proseguono i controlli sugli alimenti: "Evitare latte crudo"

Il direttore del Dipartimento di Promozione della Salute della Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti: "In caso di sintomi rivolgersi al Pronto Soccorso senza attendere che passino"

"Non è assolutamente un'epidemia. Anni fa avemmo anche 23 casi in contemporanea. Raccomandiamo in maniera forte di consumare latticini da latte pastorizzato o bollito perché quello è il veicolo principale dell'infezione". Il direttore del Dipartimento di Promozione della Salute della Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti, fa il punto della situazione dopo gli ultimi casi di infezione Seu (sindrome emolitico-uremica) che hanno colpito bambini in Puglia, con il decesso di una piccola di appena due anni originaria di Corato: "I nostri dati - spiega Ruscitti -  ci dicono che la bambina di origini francesi e quella coratina hanno avuto infezioni diverse, con differente agente eziologico e stiamo cercando di comprendere dove siano stati assunti gli alimenti che hanno poi portato alla sindrome".

Infezione Seu, come fare per evitarla

"Stiamo lavorando - aggiunge Ruscitti - su tutti i caseifici e su coloro che potrebbero avere prodotti alimentari potenzialmente pericolosi, sia dal punto di vista informativo che divulgativo tramite l'Istituto Zooprofilattico e l'Arpa, insieme alle Asl di residenza sui luoghi in cui le famiglie ci dicono che possono essere stati acquistati i cibi poi consumati. Ricordo che la Seu per un adulto è semplicemente un mal di pancia e un'intossicazione che passa spontaneamente, mentre per i bambini in età prescolare potrebbe essere pericolosa per il manifestarsi acuto della patologia. E' preferibile - conclude Ruscitti - in caso di gastroenterite di un bambino o di una bambina andare al Pronto Soccorso piuttosto che aspettare che questa passi. Meglio abbondare con il sospetto, in questo periodo, che essere conservativi".


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