Cronaca

Presentata la docu-fiction "Cittadino del Mondo - Naz": Bari come caleidoscopio di etnie e culture diverse

L'opera prima del regista Blaise Essoua alla quale ha collaborato anche Erri De Luca, sarà proiettata in anteprima il 17 marzo. "Lo scopo principale è spingerci a trovare parte della nostra umanità negli occhi degli altri"

È stata presentata questa mattina presso la sala Giunta del Comune di Bari la docu-fiction "Cittadino del Mondo - Naz"

Prodotta da TaLands e diretta dall’attore e regista camerunense Blaise Essoua, alla sua opera prima, la docu-fiction è stata in parte finanziata dalle Fondazioni Migrantes e Nigrizia. Alla sua realizzazione hanno collaborato personalità di spicco come lo scrittore Erri De Luca, che ha curato la scrittura e interpretazione del monologo d'apertura del documentario.

“Cittadino del Mondo - Naz” è un’opera che parla di temi importanti quali l’identità e le diversità culturali, la solidarietà tra i popoli, ma è anche un tributo alla città di Bari, presentata come un ‘caleidoscopio di etnie e di multiculturalismo’. Naz è una parola della lingua urdu, del Pakistan, e significa "l'orgoglio e la sicurezza che proviamo quando sappiamo di essere amati incondizionatamente".

Il progetto, della durata complessiva di 90 minuti, si compone di due parti. La prima raccoglie le storie di cittadini provenienti dai 5 continenti che hanno deciso di vivere a Bari, dando il proprio contributo per il miglioramento della società. Filo conduttore fra questi racconti è una bambina mulatta, rappresentata nell'immagine di copertina, che colora i cinque continenti. 

C'è poi una parte di finzione che racconta il compleanno di un cittadino del mondo, Stefano, e una danza che raccoglie sonorità e passi dei cinque continenti. La seconda parte, invece, è un dialogo sui temi dell'integrazione, dell'accoglienza, delle diversità culturali e della solidarietà fra i popoli. I punti di vista raccolti sono quelli di don Gianni de Robertis, responsabile Migrantes Bari, Nichi Vendola, statista, Augusto Ponzio e Gaetano Dammacco, docenti universitari, padre Ottavio Raimondo, missionario comboniano.

“Quest’opera ha come scopo principale quello di spingerci a guardare una parte della nostra umanità negli occhi degli altri. - ha dichiarato il regista, Blaise Essoua - Se noi riusciamo a fare questo passo, che assomiglia al passo dell'incontro, troveremo che non esiste una differenza che non può essere superata. Vogliamo che i ragazzi che guarderanno questa docu-fiction si pongano delle domande, riflettano su che tipo di società vogliono e si chiedano già oggi in che tipo di società viviamo".

All'incontro di presentazione, oltre al regista e al professore di filosofia del Linguaggio dell'Università degli Studi di Bari Augusto Ponzio, hanno partecipato l'assessore alle Politiche Giovanili, Educative, Università e Ricerca del Comune di Bari, Paola Romano, la consigliera comunale Alessandra Anaclerio della Commissione Pari opportunità del Comune di Bari, e il presidente del Secondo Municipio, Andrea Dammacco, che patrocina l'evento della prima al multisala ShowVille.

La docu-fiction sarà proiettata in anteprima giovedì 17 marzo al multisala ShowVille e poi, per il grande pubblico, nelle serata del 18-19-20 marzo al Cinema Esedra di Bari.


Si parla di