Cronaca

San Paolo, blitz della polizia: sequestrato arsenale, cinque arresti

Gli arrestati, ritenuti affiliati al clan Telegrafo, sono stati sorpresi all'interno di un locale protetto da porte blindate. Sequestrati un fucile, cinque pistole e munizioni. Secondo gli investigatori, il gruppo si preparava probabilmente a compiere "una imminente azione armata"

Le armi sequestrate

Sono stati sorpresi dalla polizia mentre si trovavano in un locale, protetto da porte blindate, in via Di Giesi, al quartiere San Paolo. A finire in manette, con l'accusa di detenzione e porto di armi da fuoco, comuni e da guerra, cinque  uomini, tra cui Arcangelo Telegrafo, ritenuto dagli investigatori il reggente dell'omonimo clan.

L'ARSENALE DEL CLAN - All'interno del locale, infatti, gli agenti della Squadra Mobile, che hanno effettuato il blitz coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine "Puglia Settentrionale", hanno rinvenuto e sequestrato un vero e proprio arsenale: un fucile a pompa calibro 12, di provenienza furtiva, una pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa e completa di munizionamento, un revolver calibro 38 con matricola abrasa, un revolver calibro 357 magnum, una pistola semiautomatica Beretta mod. 92FS cal. 9x19, in dotazione alle forze dell’ordine e oggetto di furto nel 2003, una pistola semiautomatica Beretta mod. 98FS cal.9x21, con matricola abrasa, e 12 cartucce calibro 12.  

GLI ARRESTATI - In manette sono finiti Arcangelo Telegrafo, 22 anni, ritenuto al momento il reggente operativo dell'omonimo clan, Francesco Mastrogiacomo e Luca Lanave, di 24 anni, Claudio Violante di 38 anni, Giuseppe Chiedi, 40 anni.

"PRONTI A COMPIERE UN'AZIONE ARMATA" - Le armi sequestrate, "dall’elevata capacità offensiva" - come sottolineato dagli investigatori - sono state trovate tutte con cartucce incamerate e pronte all’uso. Un elemento che fa ipotizzare alle forze dell'ordine che il gruppo si preparasse a compiere "una imminente azione armata".


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