Lezioni sospese e assemblee, atenei pronti alla mobilitazione contro i tagli
Domani iniziative in tutte le università del Sud per protestare contro il decreto sulle assunzioni. Oggi in Ateneo la protesta dei dipendenti tecnico-amministrativi precari che rischiano di perdere il posto di lavoro: affissi manifesti listati a lutto in aule e corridoi
Sarà una giornata di mobilitazione e di protesta per tutti gli atenei del sud. Nelle università di Puglia, Calabria, Campania e Molise, le lezioni saranno sospese e studenti e docenti daranno vita ad assemblee e iniziative per dire no al decreto Punti Organico 2013, che stabilisce nuovi criteri per la distribuzione dei fondi e quindi delle assunzioni. Un decreto contestato sin dal principio dalle università del Mezzogiorno, che sarebbero penalizzate dalle nuove regole rispetto gli atenei settentrionali.
LA MOBILITAZIONE - Le iniziative di protesta si svolgeranno in concomitanza con l'incontro tra i rettori delle Università meridionali e il ministro dell'Università Carrozza. Nei giorni scorsi, i rettori pugliesi hanno sottoscritto un documento per chiedere al governo di ritirare il decreto, e la stessa richiesta è stata avanzata dal governatore Vendola in una lettera indirizzata al premier Letta.
"Se il Governo delle Larghe Intese non provvederà ad inserire nella Legge di Stabilità - spiega Alessandro Castellana dell'associazione studentesca LINK - un correttivo rispetto al DM 713/13 (Decreto Punti Organico) e al disastroso stato del F.F.O., si assumerà la pesantissima responsabilità politica di determinare la chiusura di tanti atenei del Sud Italia. Gli studenti continueranno a mobilitarsi ben oltre il 28 novembre e rivendicare una definitiva inversione di tendenza rispetto alle politiche universitarie di questo Governo".
LA PROTESTA DEI PRECARI - A Bari si farà sentire anche la protesta dei 60 dipendenti tecnico-amministrativi, precari da oltre 10 anni, che proprio a causa del nuovo decreto dal
"A partire dalla riforma Gelmini - spiega Luca De Toma del coordinamento precari - si è scelta la strada di tagli lineari e di stop al turn over che è significato centinaia di persone in pensione senza ripopolazione delle necessità oggettive interne alle università e agli atenei". "E' grave e preoccupante - prosegue - la condizione lavorativa e sociale della categoria del personale tecnico amministrativo a tempo determinato, anche alla luce dell'attribuzione a ciascuna università del contingente di spesa disponibile per l'anno 2013 espresso in termini di punti organico".
Domani mattina le assemblee si terranno a partire dalle 11 all'Università e al Politecnico, mentre dalle 20.00 avrà inizio l'"Open Night" con una serie di eventi aperti a tutti i cittadini.