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“Hora - una storia arbëreshë” di Maria Alba e Graziana saccente, per l'ottava edizione di «Con.divisione»

Dopo aver partecipato alla XX edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce, e aver proiettato il documentario presso il Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, Maria Alba e Graziana Saccente tornano con il loro film per la terza volta in Puglia, giovedì 29 agosto alle ore 21,30 presso il Castello Angioino di Mola di Bari, dove, sarà presentato nell’ambito dell’ottava edizione di «Con.divisione», residenza artistica a cura dell’Associazione Culturale Officina dell’Arte - BKK.

Il cortometraggio tratta la questione dell’identità italo-albanese, che è estremamente complessa e non completamente risolta e accettata. Storicamente, gli Arbëreshë sono la minoranza italo-albanese presente da più di seicento anni in Italia, discendenti dagli albanesi che soprattutto a partire dal XV secolo furono costretti a lasciare le proprie terre in seguito all’invasione ottomana.

Fino al secolo scorso le comunità arbëreshë custodivano ancora dei tratti distintivi che le caratterizzavano rispetto ad altre realtà del Meridione, ma negli ultimi sessant’anni molto è andato perduto: le parole contaminate, la ritualità cambiata, i luoghi dimenticati. Nonostante questo, gli Arbëreshë rappresentano ancora oggi il più grande esempio di interculturalità in Italia. In un momento storico complesso del nostro Paese, la storia della comunità Arbëreshë offre quindi la possibilità di pensare ad un modello realizzabile di convivenza pacifica e di integrazione tra culture diverse, preservando le identità plurali.

Attraverso l’esperienza diretta e le riflessioni della protagonista, il documentario offre un punto di vista più autentico e personale sull’evoluzione attuale di questa minoranza etnico-linguistica, tentando di andare oltre le riduzioni folkloristiche e le nostalgie arcaizzanti per indagare cosa significa “essere arbëreshë” oggi, guardando al futuro di queste comunità.

La protagonista Anastasia è nata a San Nicola dell’Alto, dove ha trascorso la sua adolescenza, ma vive a Bologna da quindici anni. Ogni estate affronta il suo lungo viaggio in treno per tornare a casa, attraversando l’Italia da nord a sud, tra cambi, coincidenze e conversazioni, quasi come un rituale sacro verso la propria terra. Questa volta però Anastasia decide di condividere il viaggio con un’amica; inizia così un’avventura che la porterà ad aprire la sua interiorità e a riscoprire quel mosaico di culture che la contraddistingue.

«“Hora” è una parola arbëreshë che ha molti significati e che in italiano non trova una traduzione univoca» – spiegano le autrici – «“Hora” significa “Paese”, ma simbolicamente rappresenta anche il legame con le proprie origini. Infatti la protagonista dice in abëreshë: “Hora è comunità, è senso di appartenenza, è gjitonia (il vicinato), è il bar sotto casa, è famiglia”».

La proiezione sarà preceduta da un introduzione a cura del collettivo di Con.divisione 8 con la partecipazione di una delle registe, Graziana Saccente; dopo la visione del documentario sarà dato spazio a domande e riflessioni da parte del pubblico.
L’Associazione Culturale Officina dell’Arte-BKK propone nel territorio di Mola di Bari l’ottava edizione della residenza per artisti «Con.divisione» nata nel 2012 da un’idea di Fabio Caccuri. Gli artisti, provenienti da diverse aree dell’Italia e dell’estero, operano interagendo con l’ambiente ospite, partendo dalle loro reciproche esperienze, utilizzando diversi media e con un’ attitudine tesa a riconsiderare costantemente il presente in modo critico e costruttivo. La residenza per come viene concepita, organizzata e vissuta, diventa un momento in cui è ancora possibile sviluppare e trovare uno spazio concreto dove incoraggiare la reciproca libertà di pensiero ed azione.
Durante il periodo di residenza, gli autori saranno ospitati in abitazioni private e opereranno congiuntamente sul territorio per allestire una mostra-evento negli spazi del Castello Angioino visitabile dal 5 all’8 settembre.
L’evento, col patrocinio del Comune di Mola di Bari, gode del sostegno di Casolare di Puglia, Raw Bar, Puglia in Bocca, e delle partnership di Fòcare, Transluoghi e La Scuola Open Source.


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