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"Bari: dualità di sguardo" di Vincenzo Carofiglio

"Bari: dualità di sguardo", mostra foto-pittorica digitale di Vincenzo Carofiglio,patrocinata dal Comune di Bari, è una dolce camminata, dal selfie di San Francesco alle spiaggianti di Pane e Pomodoro, passando per la porta d'oriente della Fiera del Levante e dal Faro di San Cataldo, dove Guglielmo Marconi il primo Settembre del 1904 effettuò una trasmissione telegrafica diretta verso la costa montenegrina.

Dovuta è la sosta con inchino al Vescovo di Mira, il cui spirito dal 9 Maggio del 1087 veglia sulla città. Conosciuto nel mondo anche come Santa Claus o Babbo Natale questo è il nostro Santo Nicola.

Il castello, la cattedrale e la luna; piazza Mercantile, piazza Ferrarese, la Muraglia, il Fortino e il Porto vecchio. È il mare il protagonista su cui si poggia, unico in Europa per la particolare costruzione su palafitte, il Teatro Margherita.

Si inchina a mo' d'invito, come una dama alla corte del Re Sole, il Teatro Petruzzelli che con i suoi numerosi e illustri ospiti ha reso la città famosa nel mondo.

E il Teatro Piccinni dedicato al compositore barese Niccolò, celebre nella Parigi di Maria Antonietta e poi in tutta Europa.

Via Sparano e il Liberty Mincuzzi, baci rubati, cuori solitari e anziani nel ricordo all'ombra dei suggestivi e romantici lampioni.

I titoli condizionano la percezione e dunque buona visione in una dualità di sguardo.


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