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A Bari l'ultima giornata del BIG con la danza e il closing part

Sabato 19 novembre si conclude l’ottava edizione del Bari International Gender Festival (biglietti su dice.fm).

Si parte alle 20,30, all’Officina degli Esordi con «Virgo cluster», una coreografia di Angelo Petracca, con la performance di Giuliana Nanna.

Una performance cangiante, imprevedibile e misteriosa che ha l’ambizione di teletrasportare lə spettatore in un utopico micro e macrocosmo dove ognuno di noi è metafora di un’isola, di un pianeta, di una stella. La performer-creatura costruisce da sola e partecipa a una silenziosa scrittura, in cui la sua solitudine diventa tassello di un’azione collettiva che comprende l’artista insieme al suo ambiente.

Alle 22,30 va in scena il party di chiusura «Di Bi Di - Big Dancing Body» con l’artista Pö_Nyege Nyege. Attrice, coltivatrice di ortaggi, produttrice musicale, vocalist, l’artista franco-ghanese Pauline Bedarida, in arte PÖ, è stata a lungo affiliata alla crew Nyege Nyege, suonando ai festival e ai party Nyege durante le sue molteplici residenze a Kampala e negli showcase Nyege in Europa (quando non si occupa del suo giardino in una foresta vicino a Parigi). Ispirata dalla musica Nyege Nyege e dal sudore che cola dal soffitto dei club strapieni, attinge a varie mutazioni afro da Luanda a Bogotà, da Accra a San Paolo, intrecciando connessioni dimenticate sul dancefloor e liberando i corpi per la massima libertà.

Trae ispirazione dall’intensità di DJ Diaki, dall’energia dell’underground tanzaniano, intrecciando i colori della dancehall e dell’«heavy fonte do funk» con il dembow e il footwork ad alta velocità. I suoi set sono una miniera di scoperte, connessioni inaspettate, rivelazioni corporee ed energia ad alta intensità. Nel 2023, con l’etichetta Hakuna Kulala, PÖ pubblicherà il suo album di debutto «Holes». Un progetto elettronico di sperimentazioni vocali che contrasta con i suoi dj set infuocati ed edificanti; un universo pieno di tracce che spaziano dall’ambient spettrale alle melodie post-punk da club e alle polifonie a cappella. Un’espressione del suo lato più oscuro e introspettivo e una dichiarazione di indipendenza e molteplicità che evoca la sua complessa identità. PÖ ha fatto faville in festival importanti come Nyege Nyege, We Love Green, Climaxx, Sfinks, Roskilde, Africolor.

A seguire, il dj set di Kilfa. Carlo Ranieri, in arte Kilfa, cavalca la scena elettronica già a metà degli anni ’90. Vive attivamente gli anni d’oro del movimento illegal rave, collaborando alla realizzazione di molteplici party a livello nazionale ed europeo. Innumerevoli gli artisti con i quali ha condiviso il palco in oltre 20 anni di attività: Anthony Rother, Arnaud Rebotini, AutoErotique, Belzebass, Crystal Distortion, Dilemn, Robert Hood, Leo Anibaldi, Far Too Loud, Frederic De Carvalho, Fukkk Offf, Hellfish, Invasian Krew Killah, IXI, Lenny Dee, Maelstrom, Pelussje, Q Project (Total Science), Raving George al secolo Charlotte de Witte, Robbert Mononom, Suburbass, The Dj Producer, The Model e Vitalic.


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