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Appuntamento online per la Compagnia Diaghilev, che accende le telecamere sulla Compagnia Extraordinario diretta da Riccardo Spagnulo

Ancora un doppio appuntamento online per la Compagnia Diaghilev, che accende le telecamere sulla Compagnia Extraordinario diretta da Riccardo Spagnulo, ospite in residenza nell’ambito del progetto «Artisti nei territori» promosso dalla Regione Puglia Assessorato Industria Turistico e Culturale e dal Ministero della Cultura e realizzato in collaborazione con il Comune di Mola di Bari Assessorato alla Cultura.

Lunedì 15 marzo (ore 19), dal Teatro van Westerhout di Mola di Bari, è in programma gratuitamente in diretta streaming su youtube la performance di Riccardo Lanzarone intitolata «Codice Nero» con interventi dello stesso Riccardo Spagnulo (link https://youtu.be/c64X3GQ3VFQ). «Codice Nero» è un flashback sulla storia di Salvatore Geraci, ex artificiere siciliano costretto in un ospedale in un tempo sospeso e solitario, fatto di silenzi, sguardi, speranze e abbandono. L’attesa vìola l’intimità del paziente, che aspetta il suo turno. E quell’attesa diventa l’anticamera perfetta di uno spazio personale nel quale rivelare chi si era prima della malattia e supporre come andrà a finire. Il tempo si dilata in modo indefinito e informe, con il protagonista calato dentro una costante altalena tra presente, passato e futuro.

Alla performance «Codice nero», martedì 30 marzo (ore 19) seguirà su Zoom (link https://us02web.zoom.us/j/81168615263) una conversazione ad accesso gratuito con Riccardo Spagnulo (introduce Paolo Panaro) sul tema «Il cattivo del Bardo», in prospettiva di un prossimo allestimento teatrale della Compagnia Extraordinario al termine di un progetto di studio in residenza. Si tratta di un percorso di ricerca su temi di interesse contemporaneo nell’opera di William Shakespeare. Nei suoi play sono affrontate passioni eterne dell’animo umano (amore, odio, invidia, follia, ambizione e vendetta) all’interno di costruzioni narrative che trovano come sfondo lotte di potere e la precarietà della vita. Elementi che restano quiescenti nella nostra società attuale, solo aggiornati alle categorie economiche e politiche del presente. Re, guerrieri, duelli lasciano il posto a politici, squali della finanza e azioni più o meno legali, dipingendo un quadro del nostro tempo a tinte fosche, tanto quanto quelle evocate dal teatro barocco di età elisabettiana. In particolare, l’analisi sui testi del Bardo si sofferma sulle figure in negativo del villain: Edmund del «Re Lear», Gloucester del «Riccardo III», Iago dell’«Otello», Shylock del «Mercante di Venezia» e Lady Macbeth, paradossalmente tra le più interessanti e amate della produzione scespiriana. Lo scopo è di indagare la costruzione psicologica del personaggio, che Shakespeare affida al ruolo di antagonista, cercando di realizzare un ritratto a tutto tondo di queste figure. A prima vista subdole e spietate, rivelano in controluce ferite e traumi insanabili. Insomma, nessuno può essere cattivo per definizione.


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