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“Double Points: Verdi” in scena al Teatro Kismet con Emio Greco

Il grande ritorno a Bari, giovedì 7 aprile, di Emio Greco, affermato danzatore e coreografo brindisino che da anni vive ad Amsterdam.

Emio Greco presenterà la sua recente coreografia “Double Points: Verdi” il 7, alle 21.00, al Teatro Kismet nell’ambito di Dab, stagione di danza contemporanea del Comune di Bari curata dal Teatro Pubblico Pugliese e in collaborazione con Teatri di Bari e Altradanza di Domenico Iannone.

Double Points, il 7 aprile: Verdi dà una voce fisica e femminile a tre icone dell’opera italiana. Tre donne, tre eroine che coraggiosamente affrontano il loro tragico destino e sovvertono l’ordine costituito. Violetta da La Traviata, Desdemona da Otello e Giovanna da Giovanna d’Arco, messe in musica da Giuseppe Verdi hanno ispirato Emio Greco e Pieter Scholten nel 2013, anno in cui si è celebrato il bicentenario della nascita del grande compositore.

Desiderio inappagato, amore irrequieto, tragico destino – Double Poins: Verdi traduce questi temi presenti nelle opere in uno spettacolo contemporaneo che supera i limiti della danza e dell’opera. La musica si basa su registrazioni originali delle arie interpretate da celebri soprani: Maria Callas, Renata Tebaldi e Joan Sutherland.

Giovanna, Violetta e Desdemona interagiscono fino al drammatico epilogo, un comune ‘Libera me’ – il finale del Requiem di Verdi.

Emio Greco e Pieter Scholten : Il primo – danzatore – nato nel Sud Italia, e il secondo – regista della scena teatrale alternativa in Olanda hanno unito i loro talenti negli anni ’90, facendo della loro duplice firma un’avventura coreografica.

Partendo nel 1995 dalla curiosità per il corpo e le sue implicazioni, creano la loro prima opera: il solo Bianco, che costituisce la prima parte della trilogia Fra Cervello e Movimento. La trilogia è accompagnata da un manifesto artistico che si sviluppa a partire dal corpo e dalla sua logica in sette principi. Questo manifesto è la base del nuovo linguaggio che hanno creato.

Per definire il loro lavoro, la loro originalità – in cui uniscono il rigore della ricerca e la forza dell’immaginazione – hanno inventato un nuovo termine: «Estremalismo».

Emio Greco e Pieter C. Scholten, sin dagli albori della loro compagnia, battezzata EG I PC, hanno sviluppato un linguaggio contraddistinto da tensione e sincronicità che attinge tanto al vocabolario classico quanto alla danza postmoderna.

La teatralità delle creazioni, le originali coreografie e la forte tecnica dei danzatori fanno parte del loro stile coreografico, costruendo in ogni pièce enigmatiche finzioni col corpo. Il corpo, questo sconosciuto, con le sue implicazioni, sembra dunque riflesso, come se fosse l’autore medesimo di queste narrazioni, assorto, immerso in spazi inaspettati, misteriosi che la scenografia luminosa, con giochi di colore o con la monocromia contribuisce a svelare, in dialogo con le musiche.

Tra le loro creazioni più recenti: La Commedia (2011), Rocco (2011), Passione in Due (2012), Double Points: Extremalism (2012), Addio Alla Fine (2012), Double Points: Verdi (2013), A Man without a Cause (2013), I Soprano (2014), Le Corps du Ballet National de Marseille e Extremalism (2015).

Nel corso della loro carriera, Emio Greco e Pieter C. Scholten hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Spesso le loro creazioni sono coprodotte da importanti festival e vengono presentate in tournée internazionali. Nel 2009, hanno fondato ICKamsterdam, Centro Internazionale d’arte coreografica di Amsterdam, una piattaforma interdisciplinare e internazionale per talenti emergenti o già noti.

Nominati nel 2014 alla direzione del Ballet National de Marseille, il loro comune progetto ruota attorno alla tematica del corpo, sotto diverse angolazioni: “il corpo in rivolta”, ossia il posto dell’artista nella società, “il corpo del balletto”, ossia la ricerca di una nuova forma di balletto contemporaneo.


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