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Festa dei popoli metropolitana 2017: Incontri, musica, danza, attività per bambini e cucina etnica

Spettacoli etnici e danze dal mondo, giochi e animazioni per bambini, canti, musica, artigianato, gastronomia, video, teatro, arte, cultura: dal 1 al 3 giugno torna a Bari la Festa dei Popoli, giunta alla sua dodicesima edizione, quest’anno col sottotitolo “Origini comuni”,  che riempirà di suoni e immagini di paesi lontani via Ballestrero e Parco Perotti.

Una testimonianza di vera condivisione, evento unico perché riunisce le realtà associative e istituzionali presenti sul territorio per testimoniare l’importanza dell’integrazione dei popoli e delle culture come valore imprescindibile di civiltà. La Festa dei popoli è un luogo di promozione delle attività e di incontro e dialogo con i visitatori e con tutta la cittadinanza: per tutti e tre i giorni ci saranno stand di artigianato e gastronomia con ricette e prodotti tipici da tutto il mondo.

Con particolare riferimento alla partecipazione di immigrati alle attività previste e al confronto interculturale il progetto “Festa dei Popoli Metropolitana 2017” promosso dall’Associazione Abusuan, si propone di sperimentare un modello di cittadinanza attiva e di rappresentanza consultiva per le comunità migranti a scala metropolitana nonché consolidare un modello complesso di esperienza inter-culturale fondato sui processi di dialogo e di confronto tra popolazioni, sotto il profilo artistico, musicale, teatrale, educativo e artigianale.

Sarà aperto da una grande sfilata interculturale che coinvolgerà le scuole e attraverserà l’intera città: una marcia di musica e colori.

Vari appuntamenti completano il percorso svolto dal nutrito gruppo coordinato da Abusuan con i missionari comboniani.

Festa dei popoli 2017 offre un ampio spazio anche a insegnanti e ragazzi delle scuole elementari, medie inferiori e superiori. Dalle ore 18.00 del 1 giugno verranno presentati gli elaborati dei progetti interculturali svolti nel corso dell’anno scolastico (cori, danze, poesie, momenti di teatro, manifesti, abiti, ceramiche).

Diverse scuole si sono organizzate appositamente e in poche settimane hanno realizzato manufatti, piccoli spettacoli o video.

La stessa immagine grafica in locandina è il risultato di una collaborazione, ormai consueta, con gli studenti del Liceo artistico De Nittis-Pascali di Bari. È stata scelta infatti l’ illustrazione ideata dallo studente Giuseppe Vigneri. Hanno partecipato al progetto i docenti Maria Pia Battista e Domenico Cacciapaglia (classi di indirizzo grafica 5B e 5E).

La Festa sarà aperta da una marcia di giochi e colori per far sentire alla cittadinanza un grido di gioia e unione. L’ appuntamento è alle ore 16.00 di giovedì 1 giugno sulla spiaggia di  “Pane e pomodoro”. Sul mare infatti si terrà un colorato rito realizzato da Kal dos Santos con la comunità afro-brasiliana. Subito dopo studenti, insegnanti, genitori e chiunque voglia partecipare sfilerà in parata fino al parco di Punta Perotti. Una marcia di musica e bandiere per inaugurare la festa, una sfilata all'insegna dell'allegria che contraddistingue la manifestazione. Si vuole trasmettere alla cittadinanza il senso di una festa all'insegna dell'unità nella diversità e rafforzare il senso di cittadinanza nel mondo.

A partire dalle ore 18.00 di tutte le giornate si svolgeranno sul prato e sul palco le attività di danze dal mondo tradizionali: danze rumene, indiane, mauriziane, bhangra, camerunense, folcloristiche mediorientali ecc. a cura di: Gruppo Cisl Anolf, Alma Terra, Aretè, Ass. Mauriziana Shiva, Comunità mauriziani in Italia, Fatmira Bersha Bollywood Bari, Ass. Malika e le Lune del Sahara, Le Ali di Iside, centro per lo studio delle danze e delle culture del Mediterraneo L’ Araba Fenice, BellyEtoiles, gruppo di danza indiana Akshara, Sikhi Sewa Society, ASSUNIBA, Ass. insieme per l’integrazione, Mama Africa, Ass. Left Lab, la Torre di Babele…Infine una sfilata di abiti tipici delle Mauritius disegnati da giovani talenti della comunità.

Spettacoli, momenti conviviali e di degustazione, fotografia, artigianato e tanto altro.

Attesa, come ogni anno, la maratona dei gruppi musicali per una grande festa live all’interno della cornice espositiva del Festival ricco di artigianato, abiti, foto e prodotti di gastronomia etnica.

Dalle ore 22.00 avrà inizio la maratona dei gruppi musicali per una grande festa all’interno della cornice espositiva ricca di artigianato, abiti, foto e prodotti di gastronomia etnica. Sul palco si alterneranno numerose band che spazieranno dal rock ai suoni etnici, dalla musica d’autore e tradizionale francese, irlandese, etiope, afghana, curda, africana e asiatica, alla musica popolare e rom per tre serate di festa e allegria.

Tanti i musicisti che hanno aderito: ARRASTÃO DI YEMANJÁ, BANDE RUMOROSE, ORCHESTRAATHENAEUM, CORO HARMONIA, SUDJEMBE’ AFRO PERCUSSION, BABYLON BEAT PROJECT, ALKENDI BAND - Special guest NABIL BEY e selezione BABYLON BEAT PROJECT ORIENTAL VIBES, L’ALTRAMERICA, JUNIOR V, NEPTUNE, MEDINA BOX, JAMALA BAND, TUKURU’ , VODKA THE DUCK, HEKIMA, RUDERALIS, LALTROCANTO, ADDOSSO AGLI SCALINI, MOHAMMAD MOUSSA KHALAF, IL B E LA SANTA MUERTE, CORO MIGRARTI 2.0 di Luigi Morleo, GITANISTAN, ARGO, OVERFLOWING, IL KIF, VALERIA MONTERISI TRIO, FRANCESCO SKÈPISI, A TEA WITH ALICE, GOOD MOANING ecc.

Tra gli stand anche il Circon’Dario, giochi dal mondo a cura di Dario Abrescia, un viaggio tra le differenti culture ludiche dai cinque continenti. La mostra si propone di aprire una finestra sulla tradizione ludico-culturale delle diverse popolazioni del pianeta, con riferimento specifico ai giochi da tavoliere, in una rassegna nel tempo e nello spazio che parte dall’Africa e raggiunge l’Asia, l’Europa, le Americhe, fino all’Oceania. Accanto allo spazio espositivo, in cui saranno presentati manufatti ludici provenienti da tutto il mondo, uno speciale spazio sarà allestito per permettere ai partecipanti di provare liberamente in prima persona i giochi presentati.

Anche questa edizione prevede una lunga serie di appuntamenti che precedono e proseguono le date al Parco.

Nei mesi di aprile e maggio, con il coordinamento della Scuola secondaria di primo grado “Tommaso Fiore”, sono stati selezionati  studenti della stessa scuola e dell’ Istituto Tecnico Economico e Liceo Linguistico “Giulio Cesare” di Bari per un percorso artistico che fosse ponte tra quattro culture africane e arabe e la contemporaneità. Il laboratorio interculturale è stato condotto dall’ attore e regista Enzo Toma.

Questo progetto, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, ha portato alla realizzazione della performance “C’ è un tempo”, ispirata all’ Ecclesiaste, parte dall’ affermazione che ogni cosa ha il suo tempo e che questo è essenziale per comprendersi. Un lavoro sulla lentezza e la velocità, ma essenzialmente è un lavoro sul comprendersi, sull’ andare insieme e sul comprendere il tempo dell’ altro. Tale performance chiuderà la sezione dedicata alle scuole sul palco del 1 giugno.

Il progetto musicale Migrarti 2.0 - Voci e suoni interculturali a cura del maestro Luigi Morleo si avvale di un coro formato da diverse culture ed è realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Bari.

I musicisti del conservatorio di Bari Paolo De Benedetto (sax), Francesco Palazzo (fisarmonica), Giuseppe Scarati (basso tuba) e lo stesso maestro Luigi Morleo (percussioni e composizioni) incontrano le con le voci dei ragazzi ospiti dei progetti SPRAR gestiti dalla Cooperativa Sociale Senis Hospes: Blessed Usifoh (Nigeria), Mbengue Elhadji (Senegal), Thian El Hadgi Baba (Senegal) e Bambara Iliyass (Burkina Faso).

Sono stati raccolti canti della tradizione culturale africana e sono state create ed adattate le basi musicali di accompagnamento; nei diversi incontri si è cercato di mettere insieme le diverse tradizioni culturali musicali (italiana, senegalese, nigeriana e di Burkina Faso). E' stato un percorso di adattamento di voci, suoni e musiche fino a giungere alla creazione di 4 canti. 

Questo breve spettacolo il 4 giugno verrà ospitato nel corso del Festival Interculturale "Borgo in Festa" a Borgagne (Lecce). 

Tra le tante iniziative in programma che precedono la festa, anche uno stage di canti bulgari condotto da Maria Grancharova.

Lo stage si è svolto a Bari, presso i Missionari Comboniani nei giorni 19-22 e 26 maggio. Maria Grancharova in Bulgaria ha frequentato il Ginnasio Statale e la facoltà di Pedagogia presso l’Università di Velico Tarnovo. E’ stata insegnante di Scuola Materna e poi Direttrice di Scuola Materna per 36 anni. Ha studiato musica e fisarmonica presso la Scuola Musicale di Plovdiv (Bulgaria). Ha diretto per 30 anni un coro di canti tradizionali popolari bulgari in Bulgaria. E’ in Italia dal 2010. Dirige un coro di canti bulgari nella Chiesa di S. Marcello a Bari.

La festa dei popoli, il 18 maggio, ha fatto tappa anche al Liceo delle scienze umane e linguistico "Vito Fornari" di Molfetta con il laboratorio Interculturale Migranti a cura di Michele Lobaccaro, musicista e compositore italiano, fondatore e autore del gruppo dei Radiodervish. Lo sperimentalismo interculturale di Lobaccaro ha da sempre come fine la creazione di un ponte fra occidente e oriente nell’ottica di contribuire allo sviluppo del confronto e del dialogo interculturale e all’inclusione sociale.

Tutti i laboratori realizzati con le scuole sono rivolti all’approfondimento di temi interculturali il cui approdo è l’espressione dei talenti espressivi di ragazzi in età adolescenziale.

La collaborazione con l’ Università degli Studi di Bari si traduce in vari momenti tra cui l’ esibizione del coro universitario Harmonia e dell’ Orchestra Athenaeum. Gli studenti del CUTAMC inoltre partecipano al reading del 6 giugno: un corner in Piazza del Ferrarese con letture di brani della letteratura di paesi geograficamente lontani.

Il 20 giugno una festa conclusiva si svolgerà al Palazzo Ateneo, organizzata dall’ Associazione Studenti Stranieri dell’Università di Bari - ASSUNIBA, con le Associazioni Insieme per l’integrazione, Mama Africa, Ass. Left Lab, Le Ali di Iside.All’ interno della festa ci sarà un focus e la proiezione del film “APRÈS L’OCÉAN” della regista e antropologa Élaine De Latour, R-UK-Costa d’Avorio, 2008.


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