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Festa di San Nicola: il programma di Domenica 7 maggio 2017

Durante la sagra dal 7-9 maggio si svolgono solenni celebrazioni religiose e svariate manifestazioni culturali. Il 7 maggio, in modo particolare, la rievocazione della Traslazione di San Nicola attraverso Corteo Storico è la manifestazione culturale che meglio esprime e riattualizza l’epica impresa dei marinai Baresi che hanno cambiato, dl momento della traslazione, il volto e il destino della città di Bari.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA DEL 7 MAGGIO 2017 .

Accanto al tradizionale corteo, torna quest’anno lo spettacolo di danza aerea, grazie al sostegno di Coop Alleanza 3.0, Bcc - Banca di Credito Cooperativo di Bari, Sicme Energy e Gas, Nouvelle Esthétique Académie e Maldarizzi, in collaborazione con la Compagnia di danza ResExtensa e Molecole Show. Il corteo storico sfilerà accompagnato dai danzatori aerei, in un dialogo ideale tra espressioni artistiche che vuole esaltare l’importanza di uno dei momenti popolari più attesi dell’anno.

In aggiunta al corteo, Barucchieri tenterà di rappresentare il sogno, la leggerezza, l’aria, attraverso le evoluzioni della danza aerea. Dopo il successo dello scorso anno, altri luoghi della città diventeranno teatro en plein air per narrare i miracoli del Santo. Una rappresentazione scenica di angeli danzatori fluttuanti nell’aria e danzatori a terra tra proiezioni di luci ed immagini, 500 tra danzatori, attori e figuranti. Si assisterà a corpi sospesi in movimento grazie ad un grappolo di palloncini ad elio, ecologici e biodegradabili.

Il Corteo storico di San Nicola

NEL 930° ANNO DELLA TRASLAZIONE

Il Corteo storico ha da sempre rappresentato un forte momento identitario collettivo. Dalla traslazione delle reliquie del 1087 D.C. ad oggi la città di Bari è divenuta meta del pellegrinaggio in onore di San Nicola da parte d’innumerevoli devoti provenienti da tutto il mondo. Le gesta dei marinai baresi ha mutato profondamente l’identità di una città, ma anche di generazioni di fedeli e migliaia di pellegrini che al seguito del Santo, venuto dal mare, hanno ritrovato le comuni radici.

Il Corteo incarna la Traslazione di un uomo vero, da sempre in difesa dei più deboli.

Per questo soprattutto donne e bambini coinvolti negativamente in fatti di cronaca sono il fulcro del Corteo Storico 2017. In tutta la prima parte del Corteo si evidenzierà, infatti, il legame tra il Popolo e il Santo, mentre Nobili e Chiesa ne caratterizzeranno la parte finale, al centro della quale c’è la descrizione della Traslazione che ha come riferimento scenico la cripta di Myra, seguita dall’emblema della Caravella, elemento di unione tra i poteri forti della corte medievale barese e il popolo.

I costumi del Corteo sono a cura di Rosa Lorusso. Mentre per la danza aerea sono stati realizzati da Angela Gassi.

Invece, la consulenza per le musiche medievali di tutto il Corteo, eseguite da Exemble Calixtinus, è stata affidata a Giovannangelo del Gennaro.

Il programma

  • San Giorgio ore 18.00

Una delegazione del corteo composta da timpanisti, monaci benedettini e marinai presenzierà alla Baia di San Giorgio al rito religioso che precede l’imbarco della Sacra icona nicolaiana.

  • Molo San Nicola ore 20.00

Al molo San Nicola, alcuni figuranti assisteranno allo sbarco della Sacra icona e la scorteranno tra i vicoli di Bari vecchia, fino ad arrivare al Castello, punto di partenza del corteo storico.

Il percorso

Castello Svevo ore 20.30.

Partenza del corteo da piazza Federico II di Svevia lungo il seguente percorso: via San Francesco D’Assisi - piazza Giuseppe Garibaldi - corso Vittorio Emanuele II - lungomare Imperatore Augusto - Basilica di San Nicola

I quadri del corteo

1° Quadro – Le colonne della CriptaSan Nicola fece un viaggio a Roma in visita a Papa Silvestro. Passando dinanzi alla casa in demolizione di una donna di facili costumi, ammirò una colonna e la sospinse nel Tevere. Miracolosamente fu vista galleggiare nelle acque di Bari all’arrivo delle reliquie del Santo. La notte che precedeva la riposizione delle Sue ossa, mancando una colonna, il Santo intervenne a completare lui stesso l’opera dell’abate Elia: i baresi accorsi alla Basilica videro un santo vescovo che con due angeli aveva recuperato dalle acque quella colonna.

Partendo da qui si lavora sul concetto di ricostruzione. La cronaca di questo periodo racconta i terremoti che hanno devastato il Centro Italia, le devastanti scene dei bombardamenti che non si interrompono, i folli che stanno ergendo muri, quando invece servirebbe costruire ponti, archi piuttosto che macerie. Dei danzatori disegnati con la tecnica del bodypainting avranno le sembianze di pietre. La visione è che, animati dal respiro Santo di Nicola, da macerie attraverso il suono dei tamburi con azioni acrobatiche dette “mano mano” diventeranno una struttura. Simboleggerà una ricostruzione sociale della comunità. I danzatori saranno accompagnati dai suoni dei timpanisti dell’Associazione Nicolaus Barium.

2° Quadro - La Manna in scena. È uno degli elementi che affascina maggiormente fedeli e non. La potenza quasi esoterica di questo Santo che dona ogni anno la manna, che produce un elemento salvifico, taumaturgico. La manna in questo quadro viene caratterizzata al femminile. Perché nutre. E per questo si è lavorato con donne malate di tumori che toccano la maternità e la femminilità ovvero quelli ad utero, ovaie e seno. Queste donne che rappresentano la forza di lotta per la vita e contro la malattia saranno simbolo della manna. Sfileranno e canteranno – i canti sono a cura di Giovanna Carone e Claudia Castrigno.

Su di loro ci sarà un’installazione di palloncini gonfiati ad elio, in lattice naturale e biodegradabili, che all’interno conterranno delle piume, che si diffonderanno nell’aria. Sostiene questo quadro il Maestro Claudio Cutuli, produttore che privilegia tessuti naturali, ecologici ed artigianali: i suoi preziosi drappi tinti nel latte e realizzati in fibra di latte, un derivato della caseina tessile, sono dati in dono esclusivamente per il Corteo per unire tra loro le donne protagoniste del quadro. Il quadro è realizzato in collaborazione con Komen Italia, Casa delle donne del Mediterraneo e con le associazioni Acto Bari e Ui Togheter.

3° Quadro – Bambini indifesi. Si attualizza il miracolo in cui San Nicola rianima i poveri resti di tre bambini uccisi da un perfido oste. In simultanea questa cannibalizzazione e mercificazione dei bambini avviene ancora adesso. Bambini a cui viene tagliata a pezzi l’anima. Un orrore non troppo lontano da noi e molto attuale. Le cronache di Bari lo registrano proprio nella zona attorno allo stadio che prende il nome dal Santo Patrono. C’è un oste macellaio e quella è la sua cucina. Ci sono anche i clienti ma in questo caso mostri consapevoli che chiedono la carne di bambino. L’attualità devastante di questo miracolo di San Nicola costringe tutti a vedere e a non tacere. Il quadro sarà realizzato in collaborazione con Patrizia Rossini, dirigente dell’Istituto comprensivo Japigia 1 “Verga” che insieme alla comunità Rom Santa Teresa di Bari sta lottando per scolarizzare i loro bambini e quindi per renderli pari ai loro coetanei di altra provenienza sociale e culturale. Bambini di etnia rom e non sfileranno insieme. Parteciperà l’Associazione dei panificatori. Verrà dato loro il compito di rappresentare gli osti, per poi mettere in scena un ribaltamento in positivo. Loro stessi offriranno pane a tutti bambini che a loro volta lo distribuiranno alla comunità.

4° Quadro - La colonna e fanciulle da maritare. In questa tradizione si segue un antico rituale, secondo il quale una fanciulla in età da marito che faccia tre giri intorno alla colonna grazie all’azione di San Nicola troverà il marito ideale. Non è un caso se nel mese di maggio avvengono i riti delle nuove coppie. È la festa della vita che si rinnova, della nuova speranza e dell’amore. Ci sarà quindi una danza di queste fanciulle intorno alla colonna, a cui si uniranno anche i figuranti popolo, perché è una festa per i giovani ma popolare.

5° Quadro – La dote e le ragazze salvate dalla prostituzione. La dote regalata da San Nicola salva tre giovani fanciulle da un misero destino. È l’azione di un essere umano attento agli altri. Ed è ciò che potremmo fare noi tutti i giorni. Da qui, obiettivo del quadro sarà lavorare sull’alternanza ricchezza e disagio, e sulla velocità con la quale si possa passare da una comodità ed agiatezza di vita ad uno stato di povertà, facile da immaginare in un momento di crisi economico-finanziaria a livello mondiale. La scena giocherà con tre coppie di danzatrici più somiglianti possibili affinché siano i due lati di questo repentino cambiamento che può avvenire dall’essere ricchi all’essere poveri, dall’essere sereni all’essere disperati. Per farlo si utilizzeranno dei giochi di costume ed un’attenzione al trucco dove ci possano essere in simultanea un lato bianco e nero e un lato a colori di una stessa esperienza, di una stessa persona.

6° Quadro – La Caravella. Donne e figli dei marinai. Bari è in festa. Figuranti e musicisti in abiti medievali annunciano l’arrivo in città delle reliquie Santo. Spesso si narra delle gesta eroiche degli uomini, a volte dimenticando che sono marinai e non soldati, quindi compiono un’azione mossa dalla fede e non da un dovere di ruolo sociale. Poi questi marinai sono sostenuti dal popolo e si muovono fuori dalle regole, ma soprattutto sono uomini con la loro umanità. Sono padri, mariti che lasciano a casa le loro mogli, i loro figli e le loro sorelle per andare a compiere una missione per la quale non sono preparati. Quindi al loro ritorno esultano per la missione compiuta ma anche per il ritorno alla loro terra e alle loro famiglie che avrebbero potuto perderli. Si vuole così rappresentare una vittoria della famiglia. Le donne e i bambini danzeranno con i ritmi della Militia Sancti Nicolai. A differenza di altri quadri dove erano gli allievi delle scuole di danza ad esibirsi, qui sarà coinvolto il popolo.

Chiudono il corteo il clero, i nobili e i soldati, anticipando il Gonfalone della Città di Bari.

Piazza San Nicola, ore 22.30 - Consegna dell’effige al priore

Tutto il Corteo giungerà dal lungomare fino alla Basilica. Tutti i figuranti supereranno la Basilica fino a largo Abate Elia, mentre una delegazione dei componenti del Corteo si fermerà davanti alla Basilica per la consegna del Quadro. Qui saranno replicati in sequenza tutti i quadri presentati nel corteo. Uno spettacolo di sbandieratori e timpanisti anticiperà l’ingresso della Barca con l’effige del Santo che sarà consegnata al Priore dal marinaio Matteo e dall’Abate Elia.

Le strutture di danza aerea accompagneranno il Corteo, a seguito del suo passaggio in piazza Garibaldi. Proseguendo in sincrono con il Corteo, tra cielo e terra, lo spettacolo di danza aerea procederà lungo corso Vittorio Emanuele per poi tornare per un finale tutto aereo di fronte al rinascente Teatro Piccinni.

PROGRAMMA DEL 6 MAGGIO 2017

PROGRAMMA DEL 8 MAGGIO 2017

PROGRAMMA DEL 9 MAGGIO 2017
 


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