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Festival di Pasqua, chiusura nel segno di Bach

Bach Kantaten

Sabato 2 aprile - ore 20.30

Chiesa di Santa Teresa dei Maschi

Bari

Con un ulteriore omaggio a Johann Sebastian Bach, con l’esecuzione di due Cantate e di un Concerto per organo, il Festival di Pasqua in corso a Bari si chiude sabato 2 aprile, nella Chiesa di Santa Teresa dei Maschi (ore 20.30, info biglietti 348.492.2738 e www.santateresadeimaschi.it).

Diretti al cembalo da Sabino Manzo, con Gilberto Scordari solista all’organo e Mario De Tullio all’oboe, gli ensemble Florilegium Vocis e Orchestra barocca Santa Teresa dei Maschi, istituzioni che organizzano l’iniziativa nella rete Orfeo Futuro in collaborazione con la Polifonica Biagio Grimaldi e l’Auditorium Vallisa, offrono una rara occasione per ascoltare alcune pagine poco note del Genio di Eisenach.

Il concerto prevede, infatti, l’interpretazione di due cantate giovanili, BWV 4 «Christ lag in Todesbanden» (Cristo giaceva nei vincoli della morte) e BWV 131 «Aus der Tiefe rufe Ich, Herr, zu Dir» (Dal profondo a te grido, oh Signore), pagine entrambe composte nel 1707 e prive di recitativi: una caratteristica delle prime cantate di Bach, autore di oltre duecentoventi composizioni dello stesso genere, parte di una produzione di musica sacra per la quale il compositore, sublime esegeta della spiritualità protestante tedesca, è stato non a caso definito il «quinto evangelista». Accanto alla consueta perfezione compositiva, in questi due lavori di raro ascolto un Bach poco più che ventenne mostra una straordinaria capacità espressiva che riesce a sorprendere anche l’ascoltatore di oggi con soluzioni inattese.

Un dialogo scintillante tra l’organo solista e l’orchestra contraddistingue, invece, il Concerto BWV 1059 lasciato incompiuto nel 1745 e basato in parte su materiali tratti dalla Cantata BWV 35 «Geist Und Seele wird verwirret» del 1726. Si tratta, difatti, di una ricostruzione (qui nella versione di Ton Koopman) per la quale gli studiosi si sono basati su un frammento di sole nove battute.


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