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Vite partigiane al Museo Civico di Bari: dedicato a Maria Diaferia e a Cordelia La Sorsa l'incontro della mostra 'Donne Resistenti'

Due donne pugliesi, da Corato e da Molfetta, nella guerra di Liberazione. È dedicato a Maria Diaferia e a Cordelia La Sorsa il prossimo appuntamento, nell’ambito della mostra internazionale «Donne Resistenti. Italia, Spagna, Germania, Francia 1936-1945», in corso al Museo Civico di Bari (strada Sagges 13, a Bari vecchia). L’incontro si terrà martedì 1° febbraio, con inizio alle 17, con la partecipazione di due giovani ricercatori formati con il progetto di ricerca «Vite Partigiane» promosso dall’Anpi, Vincenzo Catalano e Antonio Filicaia, di Fiorenza Minervini (presidente della sezione Anpi di Molfetta) e del rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini. Introduce Nicola Signorile. Ingresso, con green pass e mascherina ffp2 fino ad esaurimento dei posti.   

Il riconoscimento del ruolo delle donne alla Resistenza italiana è frutto di studi storici recenti, al pari della rivalutazione del peso che il Sud ha avuto nella lotta al nazifascismo. C’è tuttavia ancora molto da riscoprire e da indagare e a questo obiettivo è indirizzato il progetto «Vite partigiane di Bari e Provincia», avviato con il patrocinio dell’Università di Bari.

I primi risultati, mentre ancora le ricerche sono in corso, vengono presentati martedì.  Vincenzo Catalano traccia i contorni della biografia di Maria Diaferia, nata a Corato il 19 gennaio 1929 da una famiglia di basso ceto sociale, con la quale emigra a Roma. Qui, all’età di 14 anni, aderisce alla Resistenza nella formazione partigiana «Armata Rossa» con il grado di gregaria. Per l’attività svolta fra il 9 settembre 1943 e il 4 giugno 1944 avrà il riconoscimento di partigiana combattente. Insieme a lei militano nella Resistenza romana i fratelli Luigi e Vincenzo. Dopo il matrimonio a Roma il 30 novembre 1949 se ne perdono tracce.

 Cordelia La Sorsa (Molfetta 1919 - Roma 2003) è stata una partigiana molfettese. La sua vita è oggetto di studio da parte di Antonio Filicaia e Fiorenza Minervini. Nata da Angelo La Sorsa e Girolama Tattoli, Cordelia La Sorsa si distingue nella sua città natale per meriti sportivi. Si trasferisce a Roma per studio ed entra in contatto con i gruppi partigiani di Bandiera Rossa, dei quali farà parte tra il 1943 e il 1945 in qualità di staffetta. Dopo la guerra, lavora per diversi uffici governativi, dal Ministero della Difesa alla Presidenza del Consiglio; viene insignita prima della Croce di Guerra e successivamente dell'ordine di Commendatore della Repubblica. Dopo una vita dedicata all'impegno civile e alla cultura, si spegne a Roma nel 2003, e viene sepolta nel Campo 109, dedicato ai combattenti della Resistenza.

La rassegna «Donne resistenti» è un progetto internazionale della «Asociación para la recuperación de la Memoria Histórica», cofinanziato dal programma dell’Unione europea «Europa per i cittadini» e realizzato in Italia dall’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

L’appuntamento successivo è per il 4 febbraio: «La Resistenza di Rita Majerotti e la difesa della Camera del lavoro nel 1922». Dialogano Lea Durante, Antonella Lovecchio e Francesca Abbrescia. Introduce Sara Acquaviva. 

La mostra si può visitare fino al 6 febbraio. Il Museo Civico è aperto dal martedì al venerdì (9.30-13.30, 16.30-20.30), il sabato (9.30-13.30, 16.30-19.30) e la domenica dalle 9.30 alle 13.30; è chiuso il lunedì. Il biglietto di ingresso costa 5 euro, ridotto 3 euro. Si possono prenotare visite guidate all’indirizzo mail:  oppure presso il Museo (080 5772362).


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