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Appuntamento con la rassegna 'Libri in comune e... ' l'adolescenza e sue pene

Prosegue la rassegna culturale “Libri in comune e…”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Bari e dai Comuni di Cassano delle Murge, Binetto e Cellamare, e  promossa dalle rispettive rappresentanti comunali, Francesca Marsico, Marisa Romeo ed Eliana Zammataro.

Prossimo appuntamento mercoledì 7 aprile, sempre alle ore 19.00, in diretta sulla omonima pagina Facebook, con la raccolta di racconti “C’è sempre una chiave”, frutto di un bellissimo concorso letterario ideato e realizzato dall’associazione Anto Paninabella odv.

Parleremo delle infinite sfaccettature del delicato mondo adolescenziale e delle innumerevoli tematiche ad esso connesse.

"Pensate che ci sia qualcuno per tutti da qualche parte? Ebbene allora provate voi a fare il primo passo".

Così scriveva Antonella Diacono nel suo diario, diventato poi un libro che i suoi genitori, Domenico ed Angela hanno intitolato “Io sono come il mare”.  Angela e Domenico hanno scelto di intitolare l'Associazione a suo nome, o meglio al suo soprannome: Anto PaninaBella. La loro missione quotidiana è quella di andare nelle scuole e parlare con i ragazzi: del dolore, dell'ascolto, dello scherno, della paura e soprattutto della vita. Per ricordare la bellezza e la ricchezza di Antonella e per raccogliere tutti i lamenti più silenziosi, tentare di trasformarli e perché la diversità inizi ad essere considerata un valore, una risorsa.

Nel marzo del 2020, in collaborazione con la Fondazione Vincenzo Casillo e WIP Edizioni, Domenico e Angela Diacono hanno lanciato la Prima Edizione del Premio Letterario Nazionale Paninabella intitolato, per l’appunto, "C'è sempre una chiave", dedicato alla memoria di Antonella che amava affidare alla parola scritta le sue emozioni.

Al Premio hanno partecipato 183 scrittori e aspiranti scrittori italiani e stranieri di ogni età e provenienza geografica, per dare ciascuno la propria risposta a quel primo passo richiesto da Antonella.

La scelta di realizzare un'antologia di racconti è stata voluta, in virtù della sua agilità e semplicità, perché raggiunga anche chi non è solito leggere abitualmente.

Ad indirizzare la scelta, è stata l'idea che per fare prevenzione nei confronti della sofferenza psicologica, del malessere interiore, e in casi estremi del suicidio non serva parlare necessariamente del disagio, quanto piuttosto della vita.

Noi faremo proprio questo: celebreremo la vita insieme ai ragazzi delle terze medie dell’Istituto Ronchi di Cellamare che saranno in collegamento con noi assieme ai docenti, parlandone con il Dirigente Scolastico dell’Istituto, prof. Angelo Canio D’Alessio, con gli amici Angela e Domenico e con il Sindaco Gianluca Vurchio.


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