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A Casamassima l'incontro su "Massoneria e mafia, un legame fondato sulla segretezza"

“Le logge massoniche ‘deviate’ costituiscono il tramite più frequente e più sicuro nei rapporti tra mafia e istituzioni. Per mezzo di queste logge, in particolare, la mafia cerca di ‘aggiustare’ i processi che la riguardano”.

Le parole di Luciano Violante, già presidente della Commissione parlamentare antimafia, inaugurano le pagine di ‘Massomafia‘, il libro del saggista Andrea Leccese, esperto e fine conoscitore dei fenomeni mafiosi e delle relazioni pericolose, che sarà presentato a Casamassima sabato 29 settembre prossimo. L’evento si svolgerà presso l’auditorium dell’Addolorata alle 19.

“La vera forza della delinquenza mafiosa – si legge infatti nella sinossi – risiede nella sua capacità di creare rapporti con la politica, la pubblica amministrazione e l’imprenditoria. Per la mafia, penetrare in totale segretezza nei circoli massonici è un’enorme fortuna: le logge coperte riuniscono potentissimi imprenditori, banchieri, professionisti, magistrati e dirigenti di vario genere”.

“Grazie alla massoneria ‘deviata’, i mafiosi cercano di orientare i processi e allacciare legami con l’alta finanza internazionale per ripulire i capitali illeciti accumulati grazie al monopolio di traffico di droghe”.

Andrea Leccese ricostruisce i legami tra mafia e istituzioni, e spiega perché chi crede nella democrazia non può tollerare luoghi inviolabili, esentati dal controllo giudiziario, né chiudere gli occhi di fronte all’esistenza del potere invisibile. E, quindi, perché bisogna impegnarsi a riformare la Legge Anselmi, che già vieta le associazioni segrete.

L’evento prosegue la strada tracciata dal convegno ‘Le mafie in Puglia’, organizzato il 13 settembre scorso dall’Arci 1984 e dalle associazioni locali verso la costituzione del presidio di Libera a Casamassima.


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