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Pierfrancesco Favino in scena al Teatro Kismet con 'La notte poco prima delle foreste'

Essere stranieri. Abbordare un nuovo e giovane amico sotto la pioggia. Avere in cuore una ragazza notturna, un ectoplasma da lungofiume. Odiare gli specchi. Amare le puttane matte. Distinguere il “nervosismo” dei macrò usciti dritti dritti dalle gonne di mamma. Farsi un’idea di qualcuno solo se te lo scopi. E però poi filarsela, senza discorsi. Denunciare la divisione in zone di lavoro settimanale, in zone per le moto, o per rimorchiare, o per le donne, o per gli uomini, o per i froci, e avvilirsi per zone della tristezza, della chiacchiera, dei venerdì sera.
L’intelaiatura di quest’opera è un paradigma straordinario, un testo fluentissimo e irto nella sua prosa vertiginosa, aliena da punteggiatura ferma, tutta pervasa di anacoluti e biasimi come un romanzo-pamphlet di Céline. I temi assoluti di questo autore prematuramente scomparso a quarant’anni affiorano in una comunicazione per voce solista, un poema teatralissimo che sconta i problemi dell’identità, della moralità, dell’isolamento, dell’amore non facile.

Gli Ipocriti Melina Balsamo

Pierfrancesco Favino

LA NOTTE POCO PRIMA DELLE FORESTE

di Bernard-Marie Koltès / traduzione Crico - Favino adattamento teatrale di Pierfrancesco Favino / luci Marco D’Amelio / foto Fabio Lovino / sound designer Sebastiano Basile

regia LORENZO GIOIELLI

Info 

Botteghino del Teatro Petruzzelli
Corso Cavour ang. Via Alberto Sordi
tel. 328.6917948 - 080/5212484


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