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Festival Anima Mea, 'Polifonie fiamminghe'a Bari e a Palo del Colle con il Ring Around Quartet

Il festival Anima Mea, organizzato dall’associazione L’Amoroso con la direzione artistica di Gioacchino De Padova, accende i riflettori sulla scuola franco-fiamminga, il movimento musicale nato a cavallo del XV e XVI secolo tra Francia del Nord, l’attuale Belgio e i Paesi Bassi. In programma un doppio concerto in collaborazione con MusicAround di Genova, protagonista l’ensemble vocale Ring Around Quartet composto da Vera Marenco (soprano), Manuela Litro (contralto), Guido Ripoli (tenore) e Alberto Longhi (basso), di scena martedì 4 ottobre (ore 20.30) a Bari, nella Sala san Giuseppe del Redentore, e mercoledì 5 ottobre (ore 20.30) a Palo del Colle, nella chiesa del Purgatorio, partner il Ministero della Cultura, la Regione Puglia e i Comuni coinvolti con la Città Metropolitana di Bari.

Il pubblico ascolterà musiche dei cinque principali esponenti di questa scuola vissuti a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento, Guillaume Machaut («Kyrie» e «Sanctus» dalla «Messe de Notre Dame»), Guillaume du Fay («Lamentatio sanctae matric eclesiae Constantinopolanitanae»), Gilles Binchois («Asperges me»), Johannes Ockeghem («D’un aultre amer» e «Mort, tu as navré de ton dart») e Josquin des Prez («Tu solus qui facis morabilia» e «Tu pauterum refugium»), compositori che con la loro maggiore attenzione allo sviluppo verticale della polifonia gettarono le fondamenta dell’armonia.

La prima generazione della scuola franco-fiamminga (1420-1450) ebbe, infatti, come principali protagonisti Guillaume du Fay e Gilles Binchois, la seconda (1450-1485) Johannes Ockeghem e Antoine Busnois, la terza (1480-1520) Jacob Obrecht, Heinrich Isaac, Pierre de La Rue e, per l’appunto, Josquin des Prez, il Michelangelo della polifonia ritenuto il «princeps musicae» del periodo.

Una volta tornato dall’Italia, dov’era stato membro della cappella papale, Dufay fu maestro della Cattedrale di Cambrai (post 1436-1474), dove fondò la prima cappella musicale organizzata in senso moderno. Ockeghem fu, invece, maestro della Chapelle royale dal 1465 al 1497, mentre Josquin andò a servizio a Milano dagli Sforza (1473-1479), a Roma nella cappella pontificia (1486-1494), in Francia alla corte di Luigi XII e a Ferrara dagli Este (1503). Le composizioni più importanti nelle quali si cimentarono questi musicisti furono le messe e i mottetti, ma nei loro repertori non mancano chanson dai testi profani e in lingua francese. Tra l’altro, in morte dei musicisti famosi era consuetudine comporre dei lamenti o delle «déplorations», come quella di Ockeghem sulla scomparsa di Binchois, «Mort, tu as navré de ton dart» al centro di questo concerto.

Info biglietti e prenotazioni 353.4130148 e lamoroso.it/eventi/


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