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Il discorso sul mito di Continelli apre la rassegna teatrale 'Il peso della farfalla'

Gli appuntamenti teatrali della sesta edizione de Il peso della farfalla, rassegna diretta da Clarissa Veronico per l’Associazione Punti Cospicui, si apre mercoledì 13 novembre, alle 20, da Prinz Zaum, con un reading drammatizzato di Vittorio Continelli, attore pugliese da anni impegnato in produzioni fuori Regione che ha sviluppato una sua particolare cifra narrativa mista di affabulazione poetica e leggerezza comica. Appassionato di miti, ha ideato un ciclo di performance dal titolo Discorso sul mito. Nella libreria Prinz Zaum racconterà il mito di Dioniso, il dio a cui era impossibile piangere e soffrire, il dio del piacere e della gioia che solo una volta piange e lo fa per amore. Di quest’amore che permette la trasformazione e la rinascita sono permeati gli spettacoli in programma all’interno della rassegna.

Anche quest’anno il calendario prevede appuntamenti teatrali e culturali in diversi spazi della città, in collaborazione con partner molto diversi tra loro, ma tutti coinvolti in un sistema di rete teso a alimentare e valorizzare la formazione di una Comunità mobile e critica: due librerie impegnate in un progetto culturale a forte impatto sociale, la Libreria Prinz Zaum e Millelibri, l’Associazione multiculturale e multietnica TraciaLand, il Festival delle Donne e dei Saperi di Genere, la Rete Civica Urbana Madonnella e l’Alliance Française.

Si prosegue il 27 novembre ore 21 all’Auditorium VallisaSimone Weil_concerto poetico: uno spettacolo di Ilaria Dragoattrice formatasi alla scuola di Perla Peragallo, figura indimenticabile della teatro di ricerca. Nella forma di un concerto per voce e suoni, l’attrice dà corpo al pensiero di Simone Weil, filosofa, poeta, pensatrice che fu definita “un miracolo dell'anima e della coscienza umana, uno degli ingegni più alti e puri di ogni tempo”. Come se leggesse una lunga lettera in cui Simone scrive al suo amico e confidente Padre Perrin, Ilaria Drago ripercorre le tappe della sua vita, la voce si intreccia con i suoni costruiti dal compositore Marco Guidi, in uno spettacolo di altissimo livello poetico più volte premiato dalla critica. Mercoledì 4 dicembre alle ore 21 nell’Auditorium della Vallisa la rassegna ospiterà la Compagnia Barletti/Waas di stanza a Berlino segue con Monologo della buona madre: uno spettacolo delicato e poetico che racconta il vissuto di una donna che davanti alla maternità fa consapevolmente delle scelte professionali ma ciò non la libera da una continua autocritica e dal comune giudizio sociale, lasciandola in bilico tra essere e voler essere, tra senso di inadeguatezza e bisogno dello sguardo altrui. Lea Barletti autrice e attrice dello spettacolo, da diversi anni è impegnata con Werner Waas nella riscrittura scenica di opere di autori di lingua tedesca, in particolare di Peter Handke. Con Monologo della buona madre giunge alla scrittura drammaturgica ricomponendo il cerchio che la vede anche autrice di poesie e racconti recentemente pubblicati da Musicaos Editore. La compagnia Iraa Theatre/Cuocolo Bosetti con The Walk chiuderà l’11 dicembre questa sesta edizione del Peso della Farfalla e accompagnerà il pubblico per le strade del quartiere Madonnella in due repliche per 30 spettatori alla volta; Roberta Bosetti compone un percorso itinerante nella città in cui gli spettatori, guidati dalla voce in cuffia dell’attrice, percorrono le strade, sono in mezzo alla gente eppure da soli nell’ascolto, sperimentano la condizione della solitudine pur stando nella prossimità dell’altro, abitano la memoria personale nel diramarsi urbano della memoria collettiva. The Walk è uno degli spettacoli probabilmente più rappresentati in Europa, il primo della compagnia italo-australiana a riflettere sul rapporto tra corpo e spazio sociale.

Ancora in una dimensione performativa è l’appuntamento del 23 novembre alle 19 da Prinz ZaumLe mamme del mondo in_canto realizzato dall’Associazione Tracialanddonne di diversi paesi si sono dedicate tempo e spazio per cantare. Con la guida di una maestra di coro di origini bulgare ma residente a Bari, cantano canzoni tradizionali di ciascun paese di provenienza cullando e curando la difficile scelta di lasciare il proprio paese e ricostruirsi la vita nella fatica e nella gioia della solitudine. Nato da una vocazione multiculturale e sociale, il coro delle donne è una festa di condivisione ma anche il simbolo della possibile riappropriazione delle proprie competenze incarnato nella professionalità di una corista che pur strappata alle proprie passioni ha saputo ricostruire a Bari un gruppo semi-professionale dalle molte identità e età.

TRA TEATRO E POESIA è la sezione degli incontri in programma alle ore 18.30 presso la Libreria Millelibri il 7 novembre e il 9 dicembre e presso la libreria Prinz Zaum il 20 novembre; a partire dal continuo dialogo tra saperi e linguaggi prendono vita tre appuntamenti curati con Serena Di Lecce alla scoperta di quel sottile filo che, dalla tragedia greca fino al teatro contemporaneo,  lega il teatro alla poesia e con essa il discorso narrativo a quello lirico. Attraverso la visione di estratti dagli spettacoli più significativi della storia teatrale e la lettura dei testi e delle poesie ad essi ispirati, si proverà a connettere i fili sottili che legano i linguaggi dell’arte, ad appassionare al teatro i poeti, e alla poesia i teatranti.

TRA TEATRO E FILOSOFIA si terrà, alle 18.30 del 26 novembre, presso l’Alliance Française sarà interamente dedicato a Le molte vite di Simone WeilFrancesca Romana Recchia Luciani, filosofa e appassionata studiosa dell’autrice alsaziana condurrà il pubblico nell’articolato mondo della Weil dispiegando la ricchezza di un pensiero critico e indomito che quasi un secolo fa aveva preconizzato le tragiche derive della civiltà occidentale e che Andrè Gide appellò “la santa degli esclusi”.

Come nelle precedenti edizioni il programma declina, in differenti linguaggi artistici, alcuni temi della contemporaneità che reclamano particolare attenzione, nel tentativo, attraverso l’arte, di leggere il presente e attivare una riflessione capace di trasformarlo.


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