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"Requiem for Medea", la compagnia Genesi Poetiche sbarca a Bari

Dopo il successo delle prime due repliche formiane, il 18 e il 19 Giugno, la Compagnia Teatrale Genesi Poetiche debutta a Bari, nella bellissima cornice del teatro Bravò, con la sua opera prima "Requiem for Medea", regia e drammaturgia del giovanissimo Gianluca Paolisso (classe 1992).

Lo spettacolo, lungi dall'essere una rievocazione della tradizionale Medea euripidea, si presenta come una meravigliosa scrittura inedita, moderna, incentrata in realtà su tematiche attuali e pungenti. In una scenografia minimale, composta da manichini destrutturati, corone di spine macchiate di sangue e pezzi di stoffa bruciata, il mito euripideo viene ripercorso con rispetto ma arricchito da nuove immagini e ricordi, quali l'infanzia di Medea, il primo incontro d'amore con Giasone o il ricordo del parto.
L'intero arco narrativo è esplicato con la consapevolezza del già accaduto: l'anima della protagonista sa che oramai è impossibile tornare indietro, eppure non conosce sentimento di perdono nei confronti dei suoi aguzzini. Il suo unico pentimento è non poter ritrovare i figli nel buio, o dovunque si troverà ad essere per l'eternità.
L'intero spettacolo può essere simbolicamente visto al pari di una lunga, straziante preghiera.

In Requiem for Medea le vicende personali si intrecciano ad una più profonda analisi della società, delle sue sozzure e ipocrisie. Gli stessi personaggi del mito si trasformano in figure a noi molto vicine. Non ci sono più eroi, ma solo uomini e donne in un mondo che decade pian piano, nel quale i valori unici sembrano essere la prevaricazione e l'arrivismo, anche a dispetto della propria coscienza, anche a dispetto degli altri.

Sono molteplici i temi sottesi alla narrazione primaria: la considerazione della donna come oggetto, la sete di potere o la ricerca ossessiva di ricchezze, ma soprattutto il mercato di esseri umani, chiaramente espressa nel monologo finale contro Giasone, non più eroe del Vello d'Oro ma brutale scafista di immigrati.

Il tutto è interpretato con un'estrema intensità ed energia dall'attrice Daria Contento, nipote dell'illustre professore Gaetano Contento, che divora la scena in 45 minuti di spettacolo mediante una suggestiva commistione di teatro/danza, teatro fisico e azione scenica in senso stretto, suscitando la perenne attenzione dello spettatore attraverso continui cambi emotivi, gestualità e parole dal senso amaro.

Un viaggio attraverso un mondo oscuro, macabro, misterioso. La domanda che resta nella mente dello spettatore è... riuscirà Medea a rivedere finalmente la luce?

In scena c/o il Teatro Bravò, Strada Stoppelli 18, Bari, il 24 Settembre (h.21.00) e il 25 Settembre (h.18.00). Prenotazione consigliata.

info e prenotazioni: genesipoetiche@gmail.com / tel. 3497737793


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