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I Riti della Settimana Santa a Valenzano

I Riti della Settimana Santa a Valenzano (Ba) sono tra i più antichi e partecipati della nostra regione. La Processione dei Misteri del Venerdì Santo, infatti, è testimoniata sin dal 1675 all’epoca dell’Arcivescovo di Bari mons. Granafei.

Essa nacque per iniziativa dei Frati Francescani con la partecipazione del Capitolo di San Rocco. Nel secolo successivo la Processione di Penitenza si consolidò e già dal 1853 l’Arciprete ne curava l’organizzazione, avvalendosi di un sacerdote capitolare e di tre deputati, essa si svolgeva al mattino e comprendeva tutti i Misteri della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo. In questo periodo, infatti, compaiono i primi Misteri di committenza privata, fatti costruire per devozione o per grazia ricevuta presso le più importanti botteghe leccesi di arte sacra di cartapesta. A partire dal 1888, inoltre, la Processione si arricchì della partecipazione della Confraternita dell’Addolorata, appena fondata. Il numero dei Misteri, che nel 1947 toccava le ventisei unità, oggi sfiora i cinquanta e, tranne l’Addolorata ed il Cristo Morto, di proprietà ecclesiastica, essi appartengono a pie famiglie che ne curano direttamente la custodia, l’addobbo e i portatori, mantenendo viva ed in piena espansione una tradizione di oltre trecento anni.

Questi Riti fanno parte del progetto “Settimana Santa in Puglia” , che si occupa della valorizzazione e della divulgazione degli eventi più seguiti e particolari e di facile impatto turistico. I Misteri, realizzati dai più importanti Maestri della cartapesta leccese e barese, rappresentano elevati tributi all'arte sacra, alcuni dei quali datati tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento.

L'organizzazione degli eventi è affidata al Comitato Feste Patronali San Rocco, presieduto dal presidente Davide Abbinante, che con attenta e scrupolosa meticolosità coordina gli eventi della Settimana Santa valenzanese.

I riti processionali della Passione, a Valenzano, iniziano il Venerdì precedente la Settimana Santa: i valenzanesi chiamano questa giornata "la dì du u delore de Marì", ossia il giorno del dolore di Maria, comunemente noto come processione della Desolata.

La processione simboleggia la ricerca che Maria compì per ritrovare il figlio perduto, quando Gesù era ancora a predicare tra i suoi discepoli. Questo evento è intriso di pietà popolare, legate alle tradizioni locali, più che una rivisitazione corretta dei veri eventi che accaddero a Gerusalemme nel 33 d.C.

La statua dell'Addolorata, sistemata sul baldacchino adiacente l'altare maggiore della Chiesa Matrice, esce in processione di sera, seguendo un percorso cittadino leggermente diverso da quello del Venerdì Santo.

Sono particolari e rustici i giochi di luce dei ceri, sistemati lungo le vie toccate dalla processione. La notte, più intima e densa di raccoglimento e preghiera, sembra avere il culmine con il nero manto della Madonna, sotto il quale la processione si snoda. Mistica è la processione stessa, con i fedeli che accompagnano la Madonna con fiaccole e candele.

Quest’anno, ci spiega il Presidente Davide Abbinante, vi sarà nuovamente una mostra fotografica sui Riti della Settimana Santa dal titolo “conPassione” curata dall’artista Giuseppe Roppo, presso la cappella della Madonna del Carmine.

Il Martedì Santo, presso la Chiesa di San Rocco, “Viacrucis terraterra” di Lino Angiuli e con la partecipazione dell’ attore Lino Di Turi, una sacra rappresentazione che in 14 stazione inscena il punto di vista di uno spettatore occasionale capace di guardare con cuore e occhi spalancati alla passione di un innocente.

Il Giovedì Santo, invece, come tra l'altro avviene anche in molte altre città, al termine della Santa Messa in Coena Domini si fa visita ai vari Altari della Reposizione, tradizionalmente chiamati "Sepolcri"; nel centro storico invece, saranno esposti alcuni Sacri Misteri accompagnati dalle tradizionali Marce Funebri, eseguite dalla Banda di Grumo Appula.

Ma il momento in cui il pathos e la devozione raggiungono il culmine è certamente quello del Venerdì Santo.

La partecipazione ai Riti è massiccia. Tra portatori, ragazze al pizzo che scortano lateralmente il gruppo statuario, figuranti e bambini vestiti da Gesù, da madonne e da angeli, complessi bandistici e devoti , si possono contare oltre mille persone.

Particolarmente emozionante è l'incontro tra l'Addolorata e il Calvario prima della Processione, il cui inizio avviene alle ore 10:30 dopo il consueto raduno dei Misteri su Corso Aldo Moro; subito dopo, al suono della troccola, si snoda il corteo penitenziale per le vie di Valenzano.

Le struggenti note delle più celebri marce funebri accompagnano tutto il percorso processionale, che copre buona parte della città che, come ogni anno, ospiterà migliaia di devoti  e semplici turisti.

Dalle ore 10.45 alle ore 13 la Processione sarà trasmessa in diretta su Mediterranea Tv, canale 214.

Intensi momenti di preghiera si alternano alla genuina pietà popolare, particolarmente devota alla Passione e Morte di Gesù.

Verso le ore 16:30, la Processione termina nello stesso luogo della partenza. Il Parroco della Chiesa Matrice, infine, tiene la consueta predica dal balcone adiacente la canonica, al termine della quale chiama l'Addolorata per porgerle tra le braccia il Crocifisso, rappresentante la ricerca ormai conclusa da parte della Madre che ritrova il Figlio morto.

Segue l'azione liturgica in Passione Domini con l'Adorazione della Croce in Chiesa.

In serata, invece, a partire dalle ore 22:00, si snoda l'ultima processione di Gesù Morto e dell'Addolorata, quale rappresentazione del corteo funebre che accompagnò Cristo al Sepolcro, in attesa della Risurrezione.

Questo pellegrinaggi o penitenziale attraverserà, nel silenzio più assoluto, le vie del Centro Storico illuminate solo da suggestivi ceri.


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