Luca Barbareschi e Lunetta Savino ne "Il Penitente" a Teatro Palazzo

ATTENZIONE: Il Teatro Palazzo comunica che lo spettacolo “Il Penitente” con Lunetta Savino e Luca Barbareschi, in programma il 19 febbraio, è stato posticipato a martedì 26 febbraio, alle 21.

I biglietti già acquistati mantengono la loro validità, senza necessità di doverli convertire. È comunque possibile chiederne il rimborso, sino al termine ultimo del 20 febbraio 2019, con le seguenti modalità. Per i biglietti acquistati on-line sul sito www.vivaticket.it, occorre seguire le istruzioni indicate sul sito nella sezione “annulli e posticipi”. Per i biglietti acquistati presso i punti vendita e box-office, occorre rivolgersi al punto vendita/box-office dove è avvenuto l’acquisto. Il Teatro Palazzo provvederà al rimborso dei soli biglietti acquistati presso il botteghino del Teatro. Per info 080.9753364 - 366.1916284  o all’indirizzo .

Il Penitente è un dramma contemporaneo di David Mamet sulla parabola discendente di uno psichiatra con la nota attrice barese Lunetta Savino che torna a recitare nella sua città nel complesso ruolo della moglie del protagonista Charles, interpretato da Luca Barbareschi, che cura anche regia e adattamento dello spettacolo; completano un grande cast Massimo Reale e Duccio Camerini.

Charles (Luca Barbareschi) è uno psichiatra ebreo di successo. Un suo giovane paziente ha commesso un omicidio, pertanto gli viene chiesto di testimoniare in tribunale e di esibire gli appunti presi durante le sedute avute con il paziente assassino. Charles si rifiuta. Si appella al giuramento di Ippocrate, per tutelare la riservatezza del suo paziente. Nel frattempo, quest’ultimo, dichiarandosi omosessuale, insinua che lo psichiatra lo disprezzasse per via del suo orientamento sessuale. Sospettato di omofobia, per i giornali diviene Charles il vero colpevole. Inizia ai suoi danni un processo mediatico. La moglie Kath (Lunetta Savino) e il suo avvocato cercano di convincerlo a deporre e a far cessare il ludibrio di
quella gogna, perché, ormai, la collettività ha individuato in Charles il colpevole sul quale far ricadere la propria giustizia sommaria. Ma lo psichiatra è deciso a far valere le proprie ragioni, opponendosi, con tutte le sue forze, alla gogna mediatica.

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