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Le Dieci Sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven al Conservatorio “Piccinni” di Bari

Dopo i concerti sinfonici, il Conservatorio “Piccinni” di Bari apre le porte alla musica da camera con l’esclusivo progetto (in prima assoluta per la città di Bari) dedicato all’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven, pietra miliare della letteratura cameristica romantica. Il progetto, curato dal violinista Carmelo Andriani, si estende per cinque serate alle quali prendono parte altrettanti docenti di violino e pianoforte del Conservatorio barese.

Si comincia lunedì 30 aprile con il duo formato dallo stesso Andriani al violino e Luigi Ceci al pianoforte, che eseguono le Sonate n. 5 (La Primavera) e n. 9 (A Kreutzer).

A seguire, il 14 maggio, il duo Giovanni Zonno-Piero Cassano (Sonate nn. 2 e 3); il 28 maggio Fabio Cafaro e Clelia Sarno (Sonate nn.4 e 8); il 18 giugno Francesco D’Orazio e Gregorio Goffredo (Sonate nn. 6 e 10); il 25 giugno Carmine Scarpati e Roberto Imperatrice (Sonate nn. 1 e 7).

L’integrale delle Dieci Sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven al Conservatorio “Piccinni” di Bari – saletta dell'Auditorium Nino Rota

Dal 30 aprile al 25 giugno 2018

Inizio alle 20.30, ingresso libero sino ad esaurimento posti.

Carmelo Andriani. Nato a Bari in una famiglia di musicisti, Carmelo Andriani si è formato ai corsi superiori di violino e musica d’insieme presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (con Felix Ayo e Riccardo Brengola), e all’Accademia Chigiana di Siena (con Uto Ughi), distinguendosi con diploma di merito nei corsi di Igor Oistrak e Victor Pikaizen in Unione Sovietica. Svolge una intensa attività artistica in Europa, Stati Uniti, Canada, Messico, Cina, Corea in veste di solista, solista con orchestra, in formazioni cameristiche collaborando con artisti quali Felix Ayo, Uto Ughi, Katia Ricciarelli, Nicola Samale, Giuseppe Patanè, Vito Clemente, Gianandrea Gavazzeni, Bruno Aprea, Piero Bellugi, Lior Shambadal, Bruno Canino. Titolare della cattedra di violino presso il Conservatorio “N.Piccinni” di Bari è regolarmente invitato a tenere masterclass in Italia e all’estero. Suo è uno splendido Marino Capicchioni del 1942 che alterna con un prestigioso Andrea Guarneri 1675 e un brillante violino (Sofia 2009) per lui costruito dal maestro liutaio Angelo Andrulli.

Luigi Ceci nasce a Bari ed inizia lo studio del pianoforte e della composizione, grazie all’intuito di suo padre, corista al teatro dell’Opera. Studia con Michele Marvulli, Rodolfo Caporali e Nikita Magaloff, col quale si perfeziona al Conservatorio di Ginevra ricevendo consensi e stima anche dichiarata. Dopo aver vinto i concorsi pianistici nazionali di Osimo, La Spezia, Senigallia e il concorso “Chopin” di Padova, viene invitato nelle maggiori istituzioni concertistiche italiane, comprese la Piccola Scala di Milano e la Fenice di Venezia. Dal 1976 è premiato nei concorsi internazionali “Casagrande” di Terni, Ginevra, Zwichau (Concorso Schumann), Seregno (premio Pozzoli) “Busoni” e Sidney. Suona anche in varie formazioni cameristiche collaborando con artisti quali Vito Paternoster e Mariana Sirbu. Si è esibito in Spagna con l’Orchestra di Madrid, a Valencia e Santander, in Polonia, Germania (orchestra di Dresda), Svizzera (Ginevra, Montreux e Zurigo). Ha suonato in Australia all’Opera House di Sidney, Adelaide e Melbourne e in Romania per il festival di “Timisoara”. Dal 1978 è docente al conservatorio “N. Piccinni” di Bari, dove ha formato diversi allievi, oggi professionisti in campo musicale.


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