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“Del Racconto, il Film”: il regista Mario Vitale e l'attrice Daphne Scoccia all'Istituto penale per i minorenni di Bari

Riscuotono successo gli appuntamenti nei penitenziari, nell’ambito del  Festival di Cinema&Letteratura “Del Racconto, il Film”. Il cinema in carcere è un’esperienza che coinvolge in modo diverso chi è recluso e chi è ospite, ma in entrambi si spera lasci il segno della bellezza e della speranza.  Domani 2 luglio alle 15,30 sarà l’Istituto penale Fornelli per i minorenni di Bari ad ospitare la nuova tappa de “Del racconto, la Vita (possibile)”, ospiti della quale saranno il Garante regionale dei Diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Pietro Rossi, il regista Mario Vitale del cortometraggio “Prenditi cura di me” che verrà proiettato prima del film “Fiore” di Claudio Giovannesi,  e l’attrice protagonista Daphne Scoccia.

“Prenditi cura di me” racconta come la passione per il cinema riesca a salvare la giovane protagonista, chiusa in se stessa e traumatizzata dopo aver subito violenza.

“Fiore”  - presentato in concorso nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2016, un Nastro d’Argento e altri prestigiosi riconoscimenti -  porta sul grande schermo, invece,  l’amore nato in carcere tra due giovani detenuti: Dafne e Josh.  A causa delle regole rigide i due non possono quasi mai incontrarsi. Il loro amore è fatto solo di sguardi e lettere consegnate di nascosto. I ragazzi sperano che il loro sentimento possa salvarli.

Il Festival è organizzato dalla cooperativa sociale “I bambini di Truffaut” sotto la direzione artistica del giornalista e scrittore Giancarlo Visitilli, ha ingranato la marcia e continua spedito nella promozione della lettura e dei film abbinati: particolarità della manifestazione, arrivata alla decima edizione, è la scelta del Sociale in tutte le sue sfaccettature come tema portante.

Per la decima edizione il Festival di Cinema&Letteratura Del Racconto, il Film presenta alcune novità: anticipato da una serie di incontri pre-festival in programma nelle piazze dei comuni aderenti alla “rete del Festival”, arriva al cuore della rassegna dal 18 al 21 luglio a Mola di Bari, proprio nella città in cui è nato.  Inoltre è stato introdotto un concorso: 8 film e 5 libri gareggeranno per essere eletti “Miglior film” e “Miglior libro”, nell’ambito di 3 diverse sezioniI quattrocento colpi (film di carattere prettamente sociale); La terra vista dalla luna (film di carattere generale) Non ci resta che leggere (letteratura), da parte delle tre

giurie presenti: una popolare e due di esperti – una di Cinema presieduta dall’attrice Francesca Inaudi e una di Letteratura presieduta dalla scrittrice Nadia Terranova

Per il secondo anno, poi, il festival ritorna nelle carceri a Turi, Bari e Trani per coinvolgere ogni tipo di pubblico.

La manifestazione è patrocinata da Regione Puglia (Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali), Città Metropolitana, Comuni di Bari, Bitonto, Mola di Bari, Sannicandro di Bari, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Garante regionale dei diritti del minore, dell’infanzia e dell’adolescenza, Coop Alleanza 3.0., Carcere femminile di Trani, Carcere di Turi, Istituto penale per i minorenni di Bari.  Con il sostegno di Fondo speciale cultura e patrimonio culturale L.R. 40/2016 – Art. 15, comma 3 della Regione Puglia e Piiil Cultura Puglia. Con la collaborazione di Notte bianca dei Giovani di Mola di Bari. Partner: Apulia Film Commission, associazione La Giraffa onlus, Caritas Bari-Bitonto, Save the Children, Agedo Puglia-sezione Bari, Unicef, Ordine dei Giornalisti di Puglia, Lo Scrittoio, Sindacato SNCCI sindacato critici cinematografici italiani di Puglia.

SINOSSI

“Prenditi cura di me” di Mario Vitale

Alice è tormentata da un incubo ricorrente che ogni notte fa riaffiorare il trauma, mai veramente superato, di una violenza subita. Chiusa completamente in se stessa, Alice ha smesso di parlare e comunica con il mondo solo con serafiche frasi scritte su dei post-it colorati. Un giorno, in una piccola e fatiscente videoteca, incontra Marco, con cui condivide l’amore per il Cinema e per i film degli anni ’80.

“Fiore” di Claudio Giovannesi

Dafne si trova in riformatorio per aver cercato di rubare un telefonino nella stazione in cui dormiva, sdraiata sopra una panchina. La ragazza è un gatto selvatico con alcuni precedenti alle spalle, una madre assente e un padre amorevole ma inadeguato che ha conosciuto da vicino la galera. Dafne vive alla giornata, e anche in riformatorio afferma la sua indole ribelle. Ma è anche una creatura profondamente sensibile, capace di profonda compassione e di quella solidarietà umana che nei suoi confronti è quasi sempre mancata. Quando incontra Josh, detenuto nell'ala maschile del riformatorio, individua in lui un'anima gemella e comincia a sperare in un happy ending opposto a quel destino che le è sempre apparso segnato.

Tutti gli incontri sono ad ingresso libero

Info 342.662.41.10  https://www.ibambiniditruffaut.it/


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