Politica

"Subito cinque miliardi ai Comuni", l'allarme di Decaro al governo: "Senza risorse costretti a interrompere i servizi"

Lo strappo del sindaco di Bari e presidente Anci, che ieri ha abbandonato i lavori della conferenza unificata in segno di protesta: "Non possiamo più aspettare"

Comuni sempre più in affanno nell'emergenza Coronavirus. A lanciare l'allarme è stato il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, che nella giornata di mercoledì ha abbandonato per protesta, insieme all'Unione delle Province, i lavori della Conferenza unificata con il governo, convocata in videoconferenza.

Entrate fiscali ridotte e Comuni in affanno: "Servizi a rischio"

"La capacità fiscale dei Comuni è drasticamente ridotta - ha spiegato Decaro - Non per volontà di noi amministratori, né per volontà di cittadini e imprese che versano i tributi. E' ridotta, se non in alcuni casi azzerata, per la situazione che si è creata con il blocco delle attività economiche a seguito dell'emergenza sanitaria. L'effetto di questo stato di fatto è che non abbiamo entrate ora e non ne vediamo il recupero neppure in prospettiva. Il governo deve prendere consapevolezza di questa situazione e deve far fronte gia' nel prossimo decreto alla richiesta di 5 miliardi che gli enti locali hanno avanzato da tempo. Non possiamo aspettare oltre: si tratta di garantire ai cittadini italiani i servizi che i Comuni erogano, a cominciare dal trasporto pubblico e dalla raccolta dei rifiuti". "I sindaci hanno dimostrato senso di responsabilità e senso delle istituzioni che rappresentano, fin dall'inizio di questa emergenza - ha aggiunto - L'abbiamo fatto ben consapevoli che questo è quel che i cittadini si aspettano da noi: leale collaborazione con tutte le istituzioni della Repubblica. Tuttavia anche la nostra buona volontà si ferma davanti all'inagibilità finanziaria dei Comuni che ci impedisce di approvare i bilanci e di continuare a lavorare per le nostre comunità. Abbiamo fin qui fronteggiato il problema senza risorse aggiuntive attraverso gli accordi con Mef, Cdp e Abi sulle rate dei mutui, per garantirci liquidità, e un'anticipazione di trasferimenti da parte del governo per 4,3 miliardi. Ma non possiamo andare avanti cosi'. Ne va della possibilità per i Comuni di sopravvivere. Senza risorse nuove e immediate, saremo costretti a interrompere i servizi".

Anci Puglia: "Da Decaro strappo drastico e significativo"

A fare eco alle parole del presidente nazionale Anci è anche Domenico Vitto, sindaco di Polignano, alla guida di Anci Puglia: "Uno strappo drastico e significativo - dichiara in una nota il presidente Anci Puglia - che manifesta l'enorme insostenibile disagio dei Comuni pugliesi e italiani, ormai sull'orlo del fallimento, a causa della paralisi delle attività economiche e produttive conseguenti alla pandemia da Covid-19. Anci in più occasioni ha sottolineato la grave crisi che sta investendo le amministrazioni locali. Il Governo prenda coscienza che senza risorse aggiuntive immediate saremo costretti a chiudere e interrompere i servizi essenziali. Questo significa praticamente fermare il paese e perdere ogni controllo sul dilagare di una vera e propria emergenza umanitaria senza precedenti. Confidiamo in un positivo accoglimento delle richieste dell'Anci da parte del Governo".


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