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Cassano si racconta: "Facevo la fame, il calcio sempre stato la mia occasione. Bari-Inter? Mi ha cambiato la vita"

In un'intervista all'emittente francese Canal Plus, Fantantonio ripercorre la sua vita e la sua carriera: "Giocavo tra i vicoletti, così guadagnavo qualcosina. Il Real Madrid? Ero nel club migliore della storia, invece ho fatto tanti errori"

Dall'infanzia a Bari vecchia, giocando a calcio tra i vicoli, alla svolta di Bari-Inter, fino all'approdo al grande Real Madrid. Dopo l'addio al pallone di qualche mese fa, Antonio Cassano si racconta in una lunga intervista a Canal Plus, con l'ex compagno della Roma Olivier Dacourt, oggi opinionista dell'emittente francese.

"Fino a 17 anni ho vissuto la fame. Mia madre non lavorava, era casalinga, e guadagnavamo 3-4mila lire al giorno: con quelle dovevamo mangiare", racconta Fantantonio. "Giocavo per la strada, tra i vicoletti e naturalmente c'erano le persone più grandi che mi sceglievano, io guardavo a chi mi dava mille lire in più o in meno perché ero più forte di tutti. Non avevo soldi, mai visti nella mia vita: dicevo ‘scegli me, ti faccio vincere’ e ogni giorno giocavo in strada, per guadagnare qualcosina. La mia grande occasione è sempre stata il calcio, all’epoca mi aveva portato a vivacchiare perché per me duemila lire in un più o in meno facevano la differenza per me".

Poi il debutto con la maglia biancorossa e quella partita Bari-Inter che ha rappresentato la svolta: "Era la partita che poteva cambiare la mia vita in tutto e per tutto, farmi diventare ricco, famoso e anche bello. Il calcio fa diventare tutti belli". Comincia così la sua carriera fino all'approdo al Real Madrid, che però Cassano ricorda con rimpianto, facendo autoccritica: "Lì ero nel club migliore della storia, avrei potuto restare a lungo e vincere molto, avrei potuto fare la storia del calcio. Invece ho seguito il mio istinto e ho fatto i miei errori, un allenatore non mi ha fatto giocare, l’ho insultato, ma la mia storia era iniziata bene con il Real".
 


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